L'emangioma infantile sottocutaneo: Cos'è e come si cura.


L'emangioma è un tipo di neoplasia classificata tra i tumori benigni che si manifesta tipicamente in età infantile e che può recedere sia spontaneamente sia a seguito di trattamenti farmacologici: si presenta come una macchia cutanea che può variare dal rosa al rosso rubino, e può interessare diverse parti del corpo. Tuttavia pur essendo classificato tra i tumori di tipo benigno della pelle, gli esperti consigliano fortemente di rivolgersi ad uno specialista per una diagnosi precoce e per i trattamenti del caso, dato che è un problema che, se trascurato, può indurre a spiacevoli complicanze per chi ne è affetto. Inoltre tra le varie forme di questa patologia vi è l'emangioma infantile sottocutaneo, un tumore vascolare che si presenta generalmente come una macchia cutanea di piccole dimensioni e che interessa le cellule endoteliali che rivestono i vasi sanguigni, (sia venosi che arteriosi), la formazione e la struttura dei vasi sin dalle fasi prenatali e si manifesta nei primi mesi di vita. Tra l'altro, come suggerisce lo stesso nome, questa neoplasia può interessare la cute superficiale oppure può essere sottocutaneo: in quest'ultimo caso risulta essere caratterizzato da dimensioni maggiori e si manifesta con macchie cutanee che possono andare dal rosa chiaro fino a colori tra il violaceo ed il purpureo. In pratica si tratta di quelle che spesso vengono impropriamente definite come "voglie", e si stima che una percentuale compresa tra il 3 ed il 10% della popolazione in età neonatale ne sia colpita, prevalentemente di sesso femminile, in rapporto di circa 2,5 a 1. Entrando un po' più nel dettaglio l'emangioma infantile sottocutaneo compare dopo il primo mese di vita ed è caratterizzato da una prima fase di crescita molto aggressiva, in cui può provocare sia edemi sottocutanei che si presentano sia come tumefazioni e rigonfiamenti della cute, sia come macchie più o meno estese che sono in rilievo al tatto. Come se non bastasse, questo tipo di emangioma può colpire anche organi interni come fegato e milza, e comunque interessare organi a forte irrorazione sanguigna. Ad ogni modo dopo la fase di crescita segue quella di assestamento seguita poi da quella regressiva che va circa fino ai 10 anni di età: con l'approssimarsi dell'età puberale si osserva una rapida regressione dell'emangioma, fino alla totale scomparsa; si tratta di una regressione spontanea che sembra essere legata alle variazioni dei valori ormonali che si verificano, appunto, durante l'età prepuberale e puberale. In ogni caso questo tipo di tumori benigni può interessare non solo i capillari, ma, come già anticipato, anche vene e vasi più importanti; motivo per il quale la diagnosi precoce e l'individuazione di una strategia terapica mirata sono molto importanti soprattutto perché le zone di cute interessate dall'emangioma sono ad elevato rischio di ulcerazione, sia per le alterazioni cutanee correlate allo stesso emangioma e sia nel caso in cui questo sia localizzato in zone interstiziali sottoposte a sfregamento. Difatti inizialmente i bambini possono soffrire condizioni di gonfiore cutaneo molto pronunciate, condizioni estetiche disagevoli, emorragie ed ulcerazioni che possono degenerare in stati anemici ed infezioni: è chiaro quindi che una corretta terapia è essenziale per la qualità di vita dei bimbi che ne sono affetti. Comunque sia dopo anni di ricerche e sperimentazioni mediche, è arrivato un nuovo "strumento" atto a contrastare gli emangiomi infantili sottocutanei: si tratta del betabloccante Propranololo 3.75mg/ml soluzione orale, il quale assicura un'azione di contrasto rispetto all'emangioma che interessa zone di cute particolarmente estese o localizzato in zone sensibili, (come, ad esempio, palpebre, orecchio interno), o altre zone per cui risulti di ostacolo ai movimenti o alla corretta respirazione. Mentre nei casi in cui l'emangioma non accenni a diminuire durante la pubertà o presenti ulcerazioni o sanguinamenti non trattabili efficacemente con l'uso del laser, una soluzione possibile in extrema ratio potrebbe essere, infine, l'intervento chirurgico di asportazione totale dei tessuti colpiti.

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