Anonymous Italia attacca l'AIFA e le "BigPharma" contro le diagnosi errate dell'ADHD.


Dopo un periodo di apparente inattività, la divisione italiana della famosa legione Anonymous è tornata all'azione al grido di #OpSafePharma, prendendo di mira e rendendo pubblici oltre 4 GB di dump riguardanti l'Agenzia Italiana del Farmaco, (nota anche con la sigla AIFA), e le altre "BigPharma" contro le diagnosi errate della Sindrome da Deficit di Attenzione ed Iperattività, (conosciuta anche con la sigla ADHD). In pratica, come noto, negli ultimi tempi si è assistito ad un'impennata di diagnosi di questo disturbo, con il forte sospetto che molti bambini semplicemente vivaci siano stati etichettati come "iperattivi", con le conseguenze che questo comporta, (come, ad esempio, l'assunzione di farmaci per trattare i sintomi). Motivo per il quale gli hacker di Anonymous Italia hanno deciso di passare all'attacco, rivendicando e spiegando le motivazioni di tale azione attraverso un lungo comunicato pubblicato, come di consueto, sul loro blog ufficiale, nel quale si può leggere: «Salve Mondo, noi siamo Anonymous, e con questa Operazione si vogliono rivendicare i diritti dei nostri cittadini, in particolare coloro che vengono etichettati nelle peggiori maniere. Etichettati da chi? Etichettati dai medici, ovvero Neuropsichiatri, Psicologi e tutto il compartimento che riguarda in generale comunque i servizi sociali, soprattutto nell'ambito minorile. Le etichette sono: Iperattività; Ipercinetismo; Disturbi della condotta; Disturbo ossessivo-compulsivo e Disturbo oppositivo provocatorio. Quindi in generale tutto ciò che riguarda l'ADHD, dove le persone, (soprattutto in età minorile), vengono certificate con la Legge 104/2 dall'INPS, (riferimento legislativo "per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate". Fonte - www.disabili.com). I diritti di questa legge sono: sostegno economico, (nel caso in cui chi ha reale difficoltà non abbia soldi), sostegno a scuola e diritti lavorativi. La disabilità in questione viene accertata da test, che gli "esperti" dottori effettuano, e poi un operatore dell'INPS accetta la richiesta se è il caso». Ed il comunicato in questione ha proseguito precisando: «Spiegato ciò, l'operazione vuole rivendicare, i diritti di chi questi disturbi NON li ha, e quindi di questo certificato non necessita. Partiamo dal presupposto che, un certificato del genere, anche se revocato di anni in anni, segna comunque a vita, segna quando vai a lavorare e segna quando vai a scuola e, MOLTE volte, viene dato a persone che non hanno bisogno, vengono fatti test che non dicono nulla in realtà, e vengono scritte relazioni psicologiche errate, completamente ERRATE. Le relazioni si basano su test del QI sostanzialmente, e su test Psicoanalistici, ed altre volte con test Psicomotori, ma ''l'esperto dell'INPS'' non li controlla nemmeno, ascolta soltanto ciò che dicono loro. Quindi, Disabilità=Malattia ---> Malattia=Cura, e per loro la cura è somministrare in età PRECOCE psicofarmaci quali Anfetamine e Benzodiazepine nella maggior parte dei casi, nella minor parte Neurolettici, cosa che può ledere gravemente la salute del minore; si parte con una pasticca di Ritalin, e si può arrivare anche a 3 al giorno; gli effetti collaterali sono molteplici: confusione mentale, dipendenza fisica e psicologica. Ci vorrà un percorso di disintossicazione, e non sarà per niente facile. E tutto ciò rende ricche le BigPharma. Questo perché? Perché magari uno prende brutti voti a scuola, perché è "troppo agitato", quando magari è solo curioso, o già maturo, o ha problemi in famiglia. Quindi le motivazioni utilizzate da questi medici esperti, sono spesso tutt'altro che valide». Ed ancora: «Ci sono casi in cui i minori vengano inseriti in comunità Educative/Educative riabilitative/Terapeutiche, e non si sa nemmeno quando possano uscire, vengono bombati di psicofarmaci, e vengono abituati a vivere una vita che non è per niente normale, gli viene detto che si vive come una famiglia, ma la famiglia è una cosa ben diversa. Poi ci sono i tribunali minorili che giocano la loro parte, i cui giudici poco capiscono della situazione, e fanno di testa loro. Per ogni minore che entra in comunità, lo stato garantisce dai 70 ai 250 EurI al giorno, a seconda delle strutture, che dovrebbero comprendere Cibo, Farmaci ed altre cose... in realtà una buona parte di questi soldi non vengono utilizzati ma se li intascano i gestori di queste strutture e la regione in cui il minore viene inserito. Un business da circa un miliardo all'anno. "Chiama lo 0***** e cura tuo figlio dall'ADHD con i nostri fantastici farmaci e specialisti, soddisfatti o rimborsati!"». Inoltre gli hacker di Anonymous Italia hanno poi precisato: «All'inizio si parlava di etichette, certo, perché non si considera giusto etichettare una persona come handicappata, per i propri sporchi introiti, quando in realtà non lo è, e ritrovarsi a scuola con l'insegnante di sostegno, e venire puntata come "persona anormale" o "persona con problemi". Anonymous con #OpSafePharma vuole rivendicare i diritti di queste persone, non sopprimerli, perché se una persona richiede la legge 104/2, dopo che viene ATTENTAMENTE considerato il caso di certificarla, è giusto che venga applicata, ma quando uno è perfettamente sano e non ne ha bisogno, allora non si può forzare alla cura: ''Il primo passo per la cura, è ammettere il problema!''. Un Anon, che rispondeva al nick ARTEK non ha potuto concludere l'operazione per colpa della Polizia Postale & CNAIPIC, di conseguenza la continuiamo e concludiamo noi». Ed hanno concluso il comunicato, (oltre che pubblicando i suddetti dump), rivolgendosi, infine, proprio queste forze dell'ordine, scrivendo: «Ora, dopo avervi mostrato il comunicato, dedicato alla sanità pubblica, BigPharma & Company, volevamo fare un caloroso saluto alle Forze dell'ordine quali: Polizia Postale; Polizia Postale di Mestre; Polizia Postale di Udine; Polizia Postale di Trieste; e CNAIPIC. Approfittando per comunicarvi che: Anonymous non è ARTEK, ma ARTEK è Anonymous. Non ci avete fermato avendolo preso, andando in casa sua alle 7 della mattina a sequestrandogli materiale informatico ''inerente alle indagini''. Anonymous è Legione, forse ve lo siete dimenticati. Come al solito, siete solamente capaci di vantarvi sui media delle vostre grandi imprese: ''Abbiamo fermato l'operazione''; non avete fermato nulla».

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