Google introduce i versi degli animali tra le ricerche.


Come più volte visto, l'evoluzione del servizio offerto da Google passa anche attraverso l'aggiunta di caratteristiche che non necessariamente rivoluzionano il suo motore di ricerca, e quella introdotta in questi giorni rientra pienamente tra le funzionalità di cui si è sempre fatto a meno senza troppi problemi, ma che da ora in poi aiuteranno a strappare qualche sorriso, soprattutto ai più piccoli: il colosso californiano ha deciso di introdurre i vari versi degli animali tra i risultati delle ricerche. Inoltre a differenza di quanto accade di solito in questi casi, la novità in questione risulta già pienamente accessibile in tutto il mondo, (Italia compresa), e funziona senza intoppi sia su browser desktop che su smartphone e tablet. In sostanza basta digitare, (o pronunciare), le parole "verso *animale*", (sostituendo ovviamente quest'ultima con la specie desiderata; ad esempio "verso cane"), per veder comparire un box, (visibile qui sopra o negli screenshot - ndr), che permette, appunto, di ascoltare i vari versi: basta un semplice click sul pulsante a forma di speaker. Ad ogni modo quelli inclusi per il momento da Google sono circa una ventina di versi, tra cui: alce, tigre, elefante, leone, gufo, megattera, maiale, cane, gatto, procione, pecora, mucca, zebra, scimmia, balena, cavallo, anatra, gallo e tacchino. Tra l'altro attraverso un post pubblicato dall'account della divisione malese, il colosso californiano ha fatto sapere di aver registrato i suoni da animali in carne ed ossa, selezionando su quali concentrarsi in base al volume ed alla frequenza delle ricerche; dunque in futuro non è da escludere la possibilità di vedere quest'elenco espandersi. Comunque sia si tratta di un'iniziativa che richiama alla mente il Pesce d'Aprile lanciato anni fa dallo stesso Google, (più precisamente nel 2010), con l'applicazione Translate for Animals distribuita per smartphone e tablet sull'allora Android Market. In pratica, stando alla scherzosa descrizione, si trattava di un software in grado di tradurre quanto "pronunciato" dagli animali, trasmettendo il suono registrato ai server e confrontandolo con un database contenente centinaia di specie, per restituirne, infine, una versione comprensibile in inglese.


Di seguito alcuni screenshot della nuova funzione:
http://media.themalaymailonline.com/images/sized/ez/google_animal_sounds_30012016_620_413_100.png
https://cdn.mobilesyrup.com/wp-content/uploads/2016/04/Google-Animals-.jpg

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