Fibra ottica: Raggiunto il record di 12.000 Km senza ripetitori.


In questi giorni gli ingegneri esperti in fotonica dell'Università della California, San Diego tramite uno studio pubblicato sulla rivista Science hanno annunciato di essere riusciti ad eliminare le barriere che limitavano la distanza massima raggiungibile dall'informazione nei cavi in fibra ottica, incrementando di conseguenza la potenza del segnale ottico, senza introdurre interferenze. Insomma, si tratta di un problema che finora ha impedito un aumento della velocità di trasmissione dati: attualmente per raggiungere distanze elevate è necessario incrementare anche la potenza del segnale, tuttavia oltre una certa soglia si verificano distorsioni che provocano l'errata interpretazione del segnale da parte dei ricevitori. Mentre la tecnica implementata dagli ingegneri californiani consente di trasportare il segnale a lunga distanza senza la necessità di usare i ripetitori, ovvero costose apparecchiature installate ogni 100 Km e necessarie per filtrare il rumore. Inoltre all'interno di una fibra ottica l'informazione viene trasmessa mediante canali di comunicazione multipli, (ognuno con la sua frequenza), e con l'aumento della potenza del segnale si verifica il cosiddetto fenomeno della diafonia. Perciò, considerando che le leggi fisiche che descrivono tale fenomeno sono già note, i ricercatori statunitensi hanno deciso di utilizzare il cosiddetto "frequency comb", (in italiano "pettine di frequenza"), per sincronizzare la variazione di frequenza delle singole portanti ottiche della fibra: per farla breve, l'informazione è stata pre-distorta in modo prevedibile e reversibile, e successivamente ripristinata in ricezione. Ad ogni modo gli esperimenti effettuati in laboratorio hanno confermato l'efficacia di questa soluzione: gli ingegneri californiani sono riusciti a decifrare correttamente l'informazione che ha percorso ben 12.000 Km all'interno di cavi in fibra ottica, utilizzando solamente amplificatori standard e nessun ripetitore elettronico. Insomma, un futuro impiego di tale soluzione, oltre a dare la possibilità di raggiungere distanze più elevate, ridurrebbe anche i costi dell'infrastruttura. Per informazioni più dettagliate è possibile, infine, consultare l'apposito articolo pubblicato sul sito dell'Università della California, (http://ucsdnews.ucsd.edu/pressrelease/electrical_engineers_break_power_and_distance_barriers_for_fiber_optic_comm).

Commenti