La digitalizzazione della didattica: Pro e contro dell'e-learning.


È un dato di fatto: la digitalizzazione della didattica universitaria è oramai una realtà concreta, facilmente riscontrabile nell'aumento esponenziale della disponibilità di università che forniscono la possibilità di conseguire un titolo di studio online, sia attraverso corsi di laurea sia attraverso master e corsi di perfezionamento. Tuttavia le opinioni in merito a questo fenomeno sono in generale piuttosto contrastanti: se da un lato viene ostracizzato dal mondo delle università tradizionali perché accusato di non fornire un'istruzione di qualità e di essere una mercificazione dell'insegnamento universitario, dall'altro i numeri parlano, sottolineando la loro equipollenza con l'insegnamento classico e con le iscrizioni in continua crescita. Ma come funziona un'università telematica, e quali sono le principali differenze con un ateneo di tipo tradizionale? In pratica, come suggerisce il nome stesso, la principale differenza risiede di fatto nella sede dell'insegnamento stesso, che si sposta dall'aula fisica a "lezioni virtuali" su piattaforme digitali sul Web. Ogni studente infatti viene ad avere a disposizione slides, dispense, video e file accessibili in qualsiasi momento, 24 ore su 24, direttamente sulla piattaforma dell'ateneo. Il che, sommato alla possibilità di contattare tutor e consulenti in qualsiasi momento della giornata ed ottenere risposte in tempi assolutamente celeri, le rende sicuramente un'opzione più fattibile e praticabile per chi ha poco tempo da dedicare al seguire le lezioni o allo studio, (causa lavoro o altri impegni). Motivo che spinge gran parte degli studenti ad iscriversi alle università telematiche per frequentare corsi di laurea breve che, (rappresentando il primo livello della formazione universitaria), permettono di conseguire un titolo in tre anni per poi eventualmente proseguire con i due anni di specialistica. Inoltre il profitto viene verificato esattamente nello stesso modo di un'università tradizionale: attraverso esami scritti o orali, a seconda della sede di insegnamento. Tra l'altro va preso in considerazione che il titolo di studio rilasciato, (una laurea o una laurea magistrale, a seconda del corso di studio seguito), viene riconosciuta dal Ministero dell'Istruzione, delle Università e della Ricerca, (noto anche con la sigla MIUR), e quindi risulta esattamente equivalente ad un tradizionale titolo di studio universitario. Insomma, i vantaggi sono evidenti ed innegabili, e forse la parola che più di tutte li racchiude al meglio è senza dubbio "flessibilità": di tempo e di spazio, dato che le università telematiche non presentano praticamente alcun vincolo di luogo e di orario per seguire le lezioni e dare gli esami, permettendo di conciliare nel migliore dei modi l'attività di studio con quella lavorativa. Inoltre un altro dettaglio non secondario è che un'università online permette di seguire lezioni anche a centinaia di chilometri di distanza, comodamente seduti a casa, permettendo di accedere quindi ad un'istruzione di tipo universitario anche a chi non si può permettere di studiare da fuorisede o fare il pendolare per ragioni economiche e/o di tempo. Ma non è tutto; un altro innegabile vantaggio è la presenza dei tutor: figure praticamente "onnipresenti" nell'universo delle università online, che assicurano che lo studente venga sempre seguito nel migliore dei modi, non dando mai adito alla possibilità di sentirsi soli ed abbandonati di manifestarsi. Tuttavia non è tutto rose e fiori; questa forma d'istruzione presenta anche alcuni svantaggi che sono da tenere a mente qualora si stia considerando l'ipotesi di iscriversi ad un corso di laurea online. Il primo di essi è rappresentato dai costi: le tasse universitarie, già non esattamente economiche nelle università tradizionali, diventano decisamente più esose in quelle telematiche. Anche se ciò andrebbe assolutamente contestualizzato: studiare in un'università telematica permette, in fin dei conti, di seguire un corso di laurea a chilometri zero, eliminando quindi i costi di spostamento e vita da fuorisede. Perciò a conti fatti, forse, potrebbe risultare addirittura più economico seguire uno di questi corsi di laurea invece che sommare le spese di tasse universitarie tradizionali e costi della vita fuorisede. Ad ogni modo il secondo grosso evidente svantaggio, (se non si considera il grande digital divide presente sul territorio italiano), risiede nella vita universitaria, che per ovvie ragioni è praticamente inesistente: frequentando tali corsi vengono a mancare i contatti relazionali e le attività secondarie allo studio più tipiche della vita universitaria, nonché l'aggregazione universitaria stessa. Tuttavia alla fine dei conti anche questo risulta essere un prezzo tutto sommato piccolo da pagare, in cambio del grande vantaggio della suddetta flessibilità; un aspetto da considerare bene prima di intraprendere una scelta importante come quella della selezione dell'ateneo... e perché no, di un ateneo telematico.
 

In collaborazione con L.K.

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