Scoperto che il fumo consuma il cromosoma Y più velocemente.


In questi giorni uno studio realizzato a alcuni ricercatori dell'Università di Uppsala, (in Svezia), e pubblicato sulla rivista Science, ha mostrato che negli uomini fumatori le cellule del sangue subìscono la perdita del cromosoma Y, (prerogativa del genere maschile), molto più frequentemente rispetto ai quelle dei non fumatori. Tuttavia, anche se altri studi recenti hanno evidenziato un'associazione tra perdita del cromosoma Y e riduzione dell'aspettativa di vita ed aumento dell'insorgenza tumorale, il meccanismo per cui il fumo induce questa alterazione non è ancora ben noto. Ad ogni modo anche se anche in questo caso non è stato individuato come funziona questa relazione e che, come ha affermato Stephen Chanock, genetista tumorale al National Cancer Institute di Bethesda, (nel Maryland), "non c'è una prova certa che la mancanza del cromosoma Y sia responsabile dello sviluppo di patologie", la scoperta in questione potrebbe spiegare perché i maschi sono colpiti più frequentemente da tumori non specificatamente legati al genere ed hanno un rischio di mortalità più elevato delle donne. In pratica durante il suddetto studio i ricercatori svedesi, guidati dall'oncologo molecolare Jan Dumanski e dall'esperto di statistica Lars Forsberg, hanno preso in esame i dati raccolti su 3 studi a lungo termine condotti su oltre 6.000 connazionali: ad ogni individuo è stato prelevato ed analizzato un campione di sangue ad intervalli regolari nel corso degli anni per cercare eventuali associazioni tra stile di vita, comportamento, abitudini alimentari ed altri tratti distintivi con l'insorgenza di varie patologie. Ed è stato proprio analizzando migliaia di campioni di DNA, che gli scienziati sono arrivati alla conclusione che l'unico fattore correlato alla cancellazione del cromosoma Y è solamente il fumo. Difatti al riguardo lo stesso Jan Dumanski ha dichiarato: "I fumatori hanno una probabilità da 2,4 a 4,3 maggiore che le cellule del sangue perdano questo cromosoma". Anche se in realtà è già stato dimostrato che i maschi, fumatori o no, perdono questo cromosoma comunque con il progredire dell'età: il numero di celle con alterazioni cromosomiche è direttamente proporzionale all'invecchiamento; perciò il fumo accelera questo processo. In tal proposito gli scienziati hanno spiegato: "Servono ulteriori ricerche e studi a lungo termine per provare che la mancanza del cromosoma Y è direttamente responsabile dell'aumento dell'insorgere di cancro ed altre patologie". In sostanza un'ipotesi  di ciò potrebbe essere che la perdita del cromosoma Y influisca su una specifica popolazione di cellule del sangue preposte a diventare "armi" del sistema immunitario per combattere tumori e malattie: l'alterazione cromosomica impedirebbe a queste cellule di espletare il loro compito. Ed è stato per verificarne la veridicità, che i ricercatori svedesi hanno deciso di avviare la startup CRAY Innovation, (sigla che sta per Cancer Risk Assessment from loss of chromosome Y Innovation), la quale avrà, infine, lo scopo di sviluppare un test diagnostico basato sull'esame del sangue in grado di valutare come l'incremento di rischio di cancro sia legato, appunto, alla perdita del cromosoma Y.

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