Tra qualche anno potrebbero arrivare sul mercato smartphone e tablet con 1 Terabyte di memoria.


Di recente alcuni ricercatori dell'Università Rice hanno dimostrato che la dimensione dello storage può crescere esponenzialmente utilizzando la RRAM, (acronimo di Resistive Random Access Memory), vale a dire una tipologia di memoria permanente attualmente in fase di sviluppo che permette di immagazzinare fino ad 1 Terabyte di dati su un dispositivo grande come un francobollo; il che significa oltre 50 volte la densità della attuali memorie flash. In pratica, come quest'ultime, anche le RRAM possono conservare i dati in assenza di alimentazione, anche se possiedono una velocità 100 volte superiore e possono essere realizzate a strati in modo da aumentare la quantità di informazioni da memorizzare. Inoltre il funzionamento delle RRAM è basato sul passaggio di corrente attraverso un materiale dielettrico, quando viene applicata una tensione elevata tra due fili: la presenza o l'assenza di questo percorso conduttivo può essere usata per rappresentare rispettivamente i bit 1 o bit 0. Tra l'altro dato che questi percorsi possono essere creati, rotti e ricreati migliaia di volte, le RRAM possono essere impiegate anche come memoria ad accesso casuale, (ovvero come RAM), riscrivibile. Ad ogni modo i suddetti ricercatori dell'Università Rice sono riusciti a realizzare un chip RRAM a temperatura ambiente ed a bassa tensione, utilizzando i tradizionali processi produttivi. In sostanza l'ingrediente chiave è il biossido di silicio poroso; infatti in quest'ultimo sono presenti microscopici fori larghi 5 nanometri che vengono attraversati dal metallo che compone gli elettrodi, (l'oro oppure il platino), quando viene applicata una piccola tensione, (ovvero meno di 2 Volt), creando il percorso conduttivo, (cioè bit 1), invece cambiando il valore della tensione, il percorso viene interrotto, (ovvero bit 0). Per di più questa memoria può commutare centinaia di migliaia di volte, (il che significa che può durare 100 volte di più, in termini di numero di utilizzi), vanta una densità estremamente maggiore, in quanto può immagazzinare addirittura 9 bit per cella, e necessità di poca energia. E sono state queste numerose caratteristiche positive della RRAM ad aver già attirato le attenzioni dei maggiori produttori di memorie; tanto che nelle prossime settimane i ricercatori dell'Università Rice sottoscriveranno un accordo di licenza con un'azienda, di cui ovviamente non è stato rivelato il nome, e tra qualche anno saranno messi in vendita smartphone e tablet con 1 Terabyte di RRAM.

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