L-DOPA, il farmaco che potrebbe cancellare la paura.


A quanto pare un farmaco attualmente utilizzato per trattare la Malattia di Parkinson potrebbe aiutare anche le persone che soffrono di fobie o di disturbi da stress post-traumatico. O almeno questa è stata l'ipotesi fatta di recente da alcuni scienziati tedeschi, i quali stanno esplorando gli effetti della psicoterapia per combattere la memoria di eventi spaventosi in combinazione con un particolare farmaco chiamato Levodopa, (o conosciuto anche con la sigla L-DOPA): si tratta di un tipico rimedio contro i disordini del movimento, ma che sembra potrebbe essere anche utile per superare i brutti ricordi. In pratica Raffael Kalisch dell'University Medical Center Mainz ha presentato i primi risultati a Milano, durante l'edizione di quest'anno della FENS, ovvero la più grande conferenza europea sulle neuroscienze, (che ha avuto inizio lo scorso 5 Luglio e si concluderà domani, 9 Luglio): lo scienziato ed i suoi collaboratori dell'Università di Innsbruck attualmente stanno conducendo esperimenti su topi da laboratorio ed esseri umani per esplorare i meccanismi psicologici e neurobiologici di ansia e paura. Al riguardo lo stesso ricercatore ha spiegato: "La paura è una reazione essenziale per la salute e la sopravvivenza, ma i ricordi legati a quelle situazioni possono causare ansie a lungo termine e fobie". Tuttavia la cosiddetta "estinzione della paura", utilizzata in psicoterapia, espone le persone a un trattamento di cui non si possono prevedere le conseguenze; anche se a dire il vero recentemente è diventato sempre più chiaro che cancellare la paura legata ad un trauma può far scattare importanti meccanismi per ristabilire il benessere. In sostanza l'estinzione della paura prevede che una persona sia sottoposta ad uno stimolo neutrale, (come, ad esempio, un cerchio o uno schermo), insieme ad una sensazione dolorosa: ben presto il paziente inizia a prevedere il dolore in risposta al cerchio o allo schermo, e la paura diventa condizionata; a quel punto il cerchio viene mostrato senza lo stimolo doloroso, in modo che i due fattori vengano dissociati. In questo modo durante la psicoterapia una persona affetta, per esempio, da aracnofobia verrà gradualmente rassicurata sulla non pericolosità dei ragni. Ad ogni modo un altro programma di ricerca per testare la capacità di estinguere la paura su alcuni soldati operativi in zone di guerra ha mostrato notevoli differenze nelle varie reazioni ai brutti ricordi: alcuni manifestavano sintomi di disturbi da stress post-traumatico; al contrario, quelli che erano riusciti a mettere in pratica l'estinzione della paura mantenevano un buono stato di salute mentale. In tal proposito Raffael Kalisch ha dichiarato: "Se si è mentalmente abbastanza flessibili da riuscire a cambiare le associazioni create dalla mente, allora si riesce ad evitare meglio danni permanenti". Tuttavia la paura legata a vecchie associazioni mentali può sempre tornare sotto nuove condizioni stressanti; motivo per il quale Raffael Kalisch ed i suoi collaboratori si sono dati da fare e sono riusciti a scoprire che il processo di modifica delle associazioni negative potrebbe coinvolgere i meccanismi cerebrali legati a piacere e ricompensa, e potrebbe quindi dipendere dal rilascio della dopamina, vale a dire un neurotrasmettitore che controlla i suddetti meccanismi. Il che li ha portati a pensare che l'L-DOPA, (che, come già spiegato, è un farmaco per trattare il morbo di Parkinson), potrebbe essere in grado di controllare il sistema che regola la paura. Infatti tale farmaco viene preso dal cervello e trasformato, appunto, in dopamina, la quale non solo controlla i meccanismi di piacere e ricompensa e aiuta a regolare il movimento, (da cui l'impiego per il Parkinson), ma influenza anche la formazione dei ricordi. Infatti durante i test si è notato che la persona o il topo che aveva ricevuto il trattamento con l'L-DOPA dopo l'estinzione della paura riusciva a creare un ricordo positivo più forte, in grado di sostituire più facilmente il ricordo negativo. In somma si tratta di una scoperta che ha sollevato nuove domande in merito al ruolo dei ricordi primari legati alla paura e sulla prevenzione secondaria. Al riguardo Raffael Kalisch ha, infine, concluso spiegando: "Vorremmo riuscire a migliorare gli effetti a lungo termine della psicoterapia combinandola con l'L-DOPA. Attualmente stiamo per iniziare uno studio clinico su persone che soffrono di aracnofobia, per determinare quali siano gli effetti dell'L-DOPA sui risultati della terapia. Agire sui meccanismi che regolano la dopamina nel cervello è una via promettente per stabilire strategie di prevenzione primaria e secondaria della paura".

Commenti