Negli USA i Simpson arrivano anche in streaming su Internet (legalmente).


Mentre in Italia i fan dei Simpson sono in attesa di conoscere la nuova voce di Homer, dopo la morte di Tonino Accolla, avvenuta lo scorso 14 Luglio, (attualmente tra le persone che potrebbero sostituirlo ci sono Massimo Lopez ed Alberto Pagnotta), negli Stati Uniti il popolare cartone animato in questi giorni si è visto protagonista di uno storico accordo. Infatti il canale FXX si è aggiudicato i diritti per trasmettere i 552 episodi che vanno a comporre le 25 stagioni della serie ideata da Matt Groening, sia sulla televisione via cavo americana che in streaming. Ed anche se il valore di questa "stretta di mano" non è stato reso noto, secondo il New York Times si aggirerebbe intorno a 1,5-1,6 milioni di dollari per puntata per un totale di circa 900 milioni. In pratica l'accordo è avvenuto sotto l'occhio vigile della 21st Century Fox, (che, oltre a possedere FXX, è proprietaria dello studio che ha creato la serie), della 20th Century Fox, e naturalmente anche della Fox, ovvero la rete su cui attualmente i Simpson vanno in onda; insomma rimane tutto in famiglia. Ad ogni modo l'aspetto più interessante della vicenda non è tanto la messa in onda sul canale televisivo FXX, ma è relativo alla disponibilità delle 24 stagioni, (attualmente la 25esima non è ancora stata trasmessa e la 26esima è appena stata annunciata), in streaming: per la prima volta in quasi 24 anni le gesta degli famiglia di Springfield saranno accessibili, (legalmente), anche su Internet. Infatti la Fox finora si era limitata a pubblicare sul Web gli ultimi episodi trasmessi in televisione; mentre adesso FXX renderà accassibile l'intero archivio, fruibile anche on demand, sul portale Fxnow e lo renderà disponibile anche sui dispositivi mobili tramite un'apposita applicazione. Tuttavia per il momento tutto ciò andrà a beneficio solo del pubblico statunitense. Comunque sia la strategia e la cifra sborsata difficilmente coincideranno con la presenza della serie su piattaforme di streaming on demand su abbonamento come Netflix, (attesa in Italia per il prossimo anno); perciò il gioiellino di Matt Groening verrà trattato come tale anche online per spingere le sottoscrizioni ed ingolosire gli investitori pubblicitari. In ogni caso in Italia un accordo simile si dovrebbe si giocare con Sky e Mediaset, ovvero le uniche due proprietarie dei diritti del cartone animato nel nostro paese. Comunque in entrambi i casi, come negli Stati Uniti, la trasmissione dei Simpson dovrebbe andare solo a vantaggio della Tv. Dunque bisognerà vedere se la necessità di dimostrarsi competitivi anche in Internet porterà ad una ridiscussione dell'accordo che renda il contenuto accessibile anche in streaming. In ogni caso le piattaforme "anti-Neflix" targate dal gruppo di Rupert Murdoch e dal "Biscione" sono già ai posti di partenza: si tratta di Infinity, che Mediaset butterà nella mischia il prossimo Dicembre; e River, che Sky lancerà il prossimo anno.

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