Dimostrato che il sesso può far passare il mal di testa.


D'ora in poi sembra che il mal di testa, (che sia sotto forma di emicrania o cefalea), non potrà più essere usato come classica scusa per non fare sesso. Anzi, semmai sarà un incentivo. O almeno questo è quanto ha suggerito un recente studio condotto da un gruppo di ricerca del Dipartimento di Neurologia dell'Università di Münster, (in Germania), guidato da Stefan Evers e pubblicato su Cephalalgia, (ovvero la rivista della International Headache Society), il quale ha, infatti, dimostrato che gli amplessi possono avere effetti benefici, (in particolare antidolorifici), sulla sintomatologia. In pratica lo studio ha preso in esame un campione di 1.000 pazienti di una clinica specializzata nel trattamento di tutte le forme di mal di testa, (800 dei quali con emicrania e 200 con cefalea a grappolo), a cui è stato fornito un questionario rigorosamente anonimo che aveva come oggetto le problematiche legate alla propria condizione e le abitudini sessuali. L'analisi dei dati raccolti ha svelato che il 60% dei pazienti che hanno avuto occasione di fare sesso durante un attacco di emicrania hanno dichiarato di aver visto ridursi i sintomi di questa forma di mal di testa; invece solo il 33% ha dichiarato di aver percepito un peggioramento. Inoltre alcuni di loro, soprattutto uomini, hanno addirittura dichiarato di utilizzare la pratica sessuale come strumento terapeutico. Mentre nel caso della cefalea a grappolo la percentuale di chi ha dichiarato di aver provato sollievo con l'attività sessuale è stata del 37%, (di quest'ultimi più del 90% ha sottolineato di aver riscontrato una moderata o completa remissione della sintomatologia); tuttavia il 50% ha lamentato un peggioramento. Al riguardo gli autori della ricerca hanno spiegato "La maggior parte dei pazienti con emicrania o cefalea a grappolo non ha attività sessuale durante gli attacchi di mal di testa. Tuttavia i nostri dati suggeriscono che gli amplessi possono portare a remissione parziale o totale della sintomatologia". In sostanza, secondo i ricercatori, il beneficio sarebbe da attribuire al rilascio di endorfine, (ovvero una sorta di antidolorifici naturalmente prodotti dall'organismo, che in questo caso agirebbero nei confronti del mal di testa), durante l'amplesso. Ad ogni modo non sono state individuate le eventuali cause di questa relazione; infatti lo studio per il momento è di tipo epidemiologico. D'altro canto l'eziologia di molti mal di testa è ancora parzialmente sconosciuta; si sa che sono dovuti ad aumento della pressione intracranica, ma spesso non è chiarissimo il modo in cui questo avviene. E dunque uno studio come questo, se approfondito, potrebbe contribuire a comprendere meglio i meccanismi di questo fenomeno, spesso non grave, ma sicuramente molto fastidioso ed in qualche caso mette K.O.

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