Il "decretone" Balduzzi subisce ulteriori modifiche e dopo la firma di Napolitano, passa alle Camere per l'approvazione.


Dall'ultima versione del cosiddetto "decretone" Balduzzi è stata cancellata la norma che, per l'apertura di sale giochi e centri scommesse, prevedeva distanze minime da scuole e ospedali, (inizialmente fissate a 500 metri, poi ridotte a 200), e slitta al 1 Gennaio 2013 l'applicazione delle nuove norme sulla pubblicità dei giochi, che dovrà indicare il rischio di dipendenza. O almeno questo è come si presenta la versione definitiva del decreto legislativo voluto da Renato Balduzzi che in questi giorni è stata firmata dall'attuale Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e che adesso sarà inviato alle Camere per l'approvazione in una versione sempre più asciugata; infatti adesso gli articoli sono 15 e non più 27, (come era stato stabilito inizialmente), in cui si conferma la stretta del Governo sulla pubblicità del gioco d'azzardo, la riforma dei medici di famiglia, delle nomine dei primari e direttori generali, le multe contro la vendita del fumo ai minori. Per quanto riguarda le distanze, i monopoli dovranno riesaminare progressivamente la posizione delle sale slot eccessivamente vicine a scuole, chiese ed ospedali, sulla base delle indicazioni trasmesse dai comuni, ma in ogni caso tenendo in considerazione gli interessi del settore ed il consolidamento del gettito. Mentre per quanto riguarda la pubblicità, è scomparso il riferimento alla fascia oraria protetta, (che inizialmente non si sarebbero potute trasmettere pubblicità dei giochi tra le 16:00 e le 19:30), ma rimane il divieto di inserire spot sui giochi con vincita in denaro all'interno di programmi televisivi o proiezioni cinematografiche prevalentemente rivolte ai giovani, nonché via Internet. Inoltre gli spot dovranno contenere indicazioni sui possibili rischi di dipendenza, e rinviare alle note informative che chiariscono quali siano le effettive probabilità di vincita; note pubblicate sul sito dei Monopoli di Stato. Oltretutto le indicazioni sui rischi di dipendenza e sulle possibilità di vincita dovranno essere riportate anche sulle schedine e sui tagliandi di tali giochi, su slot e videolotterie, nei centri di scommesse su eventi sportivi e non, e sui siti internet destinati all'offerta di giochi con vincite in denaro. Per di più per le violazioni degli obblighi pubblicitari sono previste sanzioni salate che possono andare da 100.000 a 500.000 euro e saranno puniti sia il committente del messaggio pubblicitario sia l'emittente che lo trasmette. Mentre la mancata indicazione dei rischi di dipendenza e delle possibilità di vincita comporterà una sanzione fino a 50.000 euro. Inoltre per gli under 18 sarà completamente vietato accedere a quelle aree dei locali pubblici in cui sono istallate slot machine, e nelle agenzie di scommesse. Infatti i titolari degli esercizi dovranno chiedere a tutti il documento di identità. Oltretutto i Monopoli di Stato, in collaborazione con la SIAE, (acronimo di Società Italiana degli Autori ed Editori), guardia di finanza, e delle altre forze di polizia, pianificheranno almeno 5.000 controlli annui, mirati a contrastare il gioco minorile. Al riguardo lo stesso Renato Balduzzi ha spiegato: "Spero che il decreto non sia stravolto e che possa essere, laddove occorra, migliorato. Io ho manifestato fin dall'inizio un'attenzione forte al confronto parlamentare: è bene che i due rami del Parlamento, in una materia così delicata, abbiano la possibilità di esprimere fino in fondo una valutazione, dentro naturalmente quello che è il senso profondo del decreto, che è la conseguenza ed il completamento della spending review e che ha come filo conduttore la trasparenza per una migliore tutela della salute". Ed ha concluso dichiarando: "Entro questi limiti, penso che la conversione in legge possa portare miglioramenti". Tuttavia Nicola Tani, vicedirettore dell'agenzia specializzata nel mondo dei giochi a pronostico Agipronews, ha spiegato che: "Rimane l'impatto negativo del mutato atteggiamento del governo, che dopo avere per anni sostenuto la crescita del gioco per la prima volta si muove in senso contrario". Difatti, secondo Nicola Tani: "Con la sparizione delle distanze minime per le slot machine dai luoghi sensibili si evita la chiusura in massa delle sale, ma se l'approccio del governo in futuro sarà ancora questo, non solo ci saranno perdite dell'Erario ma in proiezione anche perdita di posti di lavoro". Ed, infine, anche il Codacons ha contestato la scomparsa della data d'introduzione dell'obbligo di utilizzare almeno il 20% di frutta nei succhi; data che, nel testo di ingresso in Consiglio dei Ministri, era stata fissata al 1 Gennaio 2013.

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