Anonymous attacca per la terza volta il Vaticano; questa volta per denunciare l'omertà sui preti pedofili.


Dopo il primissimo attacco al sito web del Vaticano ed il successivo a quello di Radio Vaticana, ieri gli hacker facenti parte della divisione Italiana della famosa legione Anonymous sono ritornati all'azione, attaccando per la terza volta il sito del VaticanoE, come succede sempre in questi casi, gli hacker hanno deciso di rendere pubblico il comunicato ufficiale nel quale hanno spiegato le loro motivazioni in merito a questo gesto. Questa volta il consueto TANGO DOWN, (che come spiegato più volte significa che un nemico è stato abbattuto), è stato motivato principalmente dall'omertà da parte della chiesa per quanto riguarda gli orripilanti casi di preti pedofili. Infatti il suddetto comunicato, pubblicato anche sulle pagine del blog ufficiale di Anonymous Italia, iniziava con le seguenti parole: "Buongiorno, Vatican.va, perdonateci se oggi non siamo troppo cordiali né gioviali con voi, ma siamo letteralmente disgustati dall'omertà della Chiesa Cattolica nel non denunciare casi di pedofilia, talvolta veramente riprovevoli...". Subito dopo il comunicato proseguiva dichiarando: "Citate a memoria i vostri comandamenti, i vostri catechismi, i vostri vangeli, ma forse ne avete scordato una parte, ve la vogliamo ricordare! Matteo 18, 4-6: «Chi sarà come questo piccolo fanciullo, sarà il più grande nel regno dei cieli. E chiunque riceve un piccolo fanciullo come questo in nome mio, riceve me. Ma chi avrà scandalizzato uno di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse legata una macina d'asino al collo e che fosse sommerso nel fondo del mare»". E successivamente gli hacker hanno mosso l'accusa di omertà al Vaticano, scrivendo nel suddetto comunicato: "Per anni avete "lavato" i panni sporchi in chiesa, omettendo di tenere in conto che il terreno in cui svolgevate la vostra funzione non vi appartiene. I luoghi in cui i vostri preti hanno praticato l'azione pastorale hanno precise leggi, e nel caso in cui vi fosse giunta notizia di reati da parte di detti preti sarebbe stato vostro obbligo denunciarli alle autorità competenti dello stato in questione, anziché adottare comportamenti omertosi". Ed hanno proseguito spiegando: "Per questa ragione il silenzio che le gerarchie della chiesa hanno mantenuto per decine di anni circa orribili fatti consumati all'interno di istituti religiosi in tutto il mondo, come l'abuso su bambini sordomuti non in grado di riferire le violenze, equivale ad un assunzione di complicità". Tuttavia gli hacker di Anonymous hanno voluto denunciare al Vaticano un episodio in particolare, infatti, hanno fatto sapere: "Ma questo comunicato vuole ANCHE denunciare un caso di abuso successo nel 1996, ad una cara amica di un membro del collettivo. Venne violentata appena 13enne, da un sacerdote, lo stesso che l'aveva battezzata, questi la minacciò, ma coraggiosa andò dalla madre, (suo unico genitore), a parlarne... la madre si precipitò alla curia, che la minacciò di toglierle il solo sostentamento che avevano, dato per l'appunto dalla caritas, (UNA ONLUS), barattando così il silenzio in cambio della sopravvivenza". Ed, infine, il comunicato si concludeva spiegando: "Sappiamo che questo non è l'operato di un singolo ma che il Vaticano tende a mascherare gli abusi più riprovevoli senza denunciarli alle forze dell'ordine, poiché ha molto cari i suoi membri, ma un po' meno cari i suoi fedeli". Inoltre in queste ultime ore è stato rivendicato anche l'attacco al sito della Polizia di Stato, ma al momento non è stato pubblicato alcun comunicato ufficiale in merito a questa faccenda.

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