Nonostante i sequestri ed i divieti è stato un inizio anno di sangue.


È arrivato il 2012, ma come succede alla fine di ogni anno accadono vari incidenti, alcuni anche mortali, per via dei tradizionali "botti". Quest'anno il bilancio complessivo degli incidenti legati, appunto, ai festeggiamenti del Capodanno è stato di due morti e 561 feriti, (tra i quali 76 minori di 12 anni). Questi dati, resi noti dal Dipartimento di Pubblica Sicurezza, sono peggiori di quelli registrati nel 2010, nel quale aveva perso la vita una sola persona e 498 erano rimaste ferite; ed, inoltre, sono i peggiori registrati dal 2001, quando invece le vittime furono quattro. Tuttavia quest'anno   il numero dei feriti gravi, ovvero quelli che hanno avuto diagnosi con cure superiori ai 40 giorni, è diminuito, (da 44 a 35). Oltretutto durante i controlli le forze di polizia hanno arrestato e denunciato in tutta Italia circa 437 persone. Ed, in aggiunta, sono stati sequestrati quasi 1.200 lanciarazzi, otto armi da sparo comuni, oltre 157 munizioni, più di 64 tonnellate di manufatti pirotecnici, quasi tre tonnellate di polvere da sparo, oltre otto tonnellate e mezzo di prodotti esplosivi artigianali e più di 11.000 detonatori, (mentre lo scorso anno erano stati meno di 300). E dunque ancora una volta la notte di festa si è trasformata in una notte di guerra, nonostante i divieti imposti da circa 2.000 sindaci ed i sequestri effettuati dalle forze dell'ordine. In particolare a Roma l'esplosione di petardi e di botti ha devastato un appartamento causando la morte di uomo di 31 anni ed il ferimento di tre bambini, uno dei quali è stata una bambina che purtroppo è in condizioni gravissime. Inoltre complessivamente nella Capitale i feriti sono stati 72. L'altra vittima è stata un trentanovenne di Casandrino in provincia di Napoli che probabilmente è stato ucciso da un colpo d'arma da fuoco. Complessivamente il bollettino di questo Capodanno 2012 in Campania ha registrato 111 feriti, dei quali 73 tra Napoli e provincia. Inoltre nel capoluogo campano, tra gli otto minori che hanno dovuto fare ricorso a cure mediche, il più grave è stato un 11enne con ustioni al volto. Un'altra quindicina di feriti sono stati registrati nel Foggiano. A Palermo invece un ragazzino di 14 anni ha perso le dita di una mano e rischia di perdere un occhio. Inoltre la suddetta esplosione è avvenuta in un appartamento del quartiere periferico di San Basilio, si trattava di uno stabile in cui alcuni giorni prima all'interno del vano ascensore la polizia aveva sequestrato 30 chili di fuochi simili a quelli che hanno causato lo scoppio. La vittima 31enne aveva precedenti penali tra cui, appuno, la detenzione di materiale esplosivo ed in passato era stato messo gli arresti domiciliari. Secondo i vigili del fuoco, al momento dell'esplosione nell'appartamento situato al primo piano dell'edificio c'erano 15-20 persone e diversi chili di botti. Intorno alle ore 00:40 l'uomo avrebbe tentato di accenderne uno mentre era ancora all'interno, per poi affacciarsi all'esterno, putroppo il petardo è esploso innescando la deflagrazione a catena. I vetri dell'appartamento sono esplosi e si sono deformate le inferriate del balcone, alcuni oggetti sono finiti in strada fino ad una decina di metri di distanza, danneggiato anche l'esterno del palazzo. Al riguardo una vicina ha raccontato: "Ero andata a dormire ed il letto si è mosso, sembrava il terremoto. Ho sentito un boato tremendo, poi gente che urlava, poi le ambulanze. È una famiglia di gente perbene. Ho sentito che il marito è morto, era una brava persona, hanno due bambini. I botti? Non so niente, qui tutti sparano a Capodanno". Oltretutto il bilancio della Questura di Roma ha dato conto di 72 feriti, fra i quali la bambina che era nell'appartamento di San Basilio ed ora è ricoverata in gravissime condizioni all'ospedale Bambino Gesù. Inoltre sono stati circa 1.400 le chiamate arrivate al servizio di pronto intervento, delle quali 113 nelle ore più ''calde'' dell'ultima notte del 2011, con un picco di oltre 450 registrato tra la mezzanotte e l'una. L'altra vittima si chiamava Marco D'Apice, 39 anni, ed è morto a Casandrino nel Napoletano per alcune ferite alla bocca causate con mola probabilità da dei colpi d'arma da fuoco. Secondo una prima ricostruzione, verso la mezzanotte l'uomo stava posizionando alcune batterie di fuochi d'artificio davanti al suo ristorante quando all'improvviso è finito a terra. Un familiare lo ha soccorso e lo ha portato con la macchina all'ospedale San Giovanni Bosco di Napoli. Ma i medici non hanno potuto fare altro che costatarne il decesso. Oltretutto davanti al locale in questione la polizia ha ritrovato diversi bossoli. Subito gli agenti della scientifica hanno effettuato un accurato sopralluogo, ma sul posto non è stata trovata alcuna arma. Ed il sostituto procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Napoli, Francesco Falconi, ha disposto l'autopsia. Mentre sarà compito degli esperti balistici della polizia accertare da dove sia partito il colpo che ha raggiunto lo sfortunato ristoratore, descritto come una persona tranquilla molto dedita al suo lavoro. Inizialmente si era parlato di un proiettile vagante successivamnete in modo più generico di un incidente. Sempre a Napoli un altro uomo è rimasto ustionato quando un incendio si è acceso nel suo appartamento al Vomero. I danni riscontrati dall'uomo sono stati gravi, mentre sono ancora da accertare le cause del rogo. In aggunta sono state 27 le persone rimaste ferite nel Salernitano per l'esplosione di alcuni petardi. Tuttavia solo un uomo di 65 anni di Montecorvino Pugliano è ancora in prognosi riservata; l'uomo è stato ricoverato all'ospedale di Battipaglia con gravi ferite ad una mano ed ad una gamba. Mentre tutti gli altri hanno avuto una prognosi che va dai dieci ai trenta giorni di guarigione. Queste sono tutte notizie che hanno fatto passare in secondo piano le tante gioiose feste di piazza con cui centinaia di migliaia di italiani hanno dato il benvenuto al nuovo anno. Infatti in tutta Italia nelle città principali così come nei centri minori centinaia di migliaia di persone hanno dato l'addio al vecchio anno in piazza con tantissima musica. Per esempio a Roma almeno 300 mila persone si sono radunate in via dei Fori Imperiali per lo spettacolo dell'attore Enrico Brignano ed il concerto dei Negramaro. Mentre in piazza San Maro a Venezia in 70 mila si sono riunite per il "Bacio di mezzanotte". Per di più circa 100 mila napoletani hanno passato la notte di San Silvestro in piazza del Plebiscito con la musica di Eugenio ed Edoardo Bennato. Ed ancora migliaia di bolognesi hanno festeggiato il Capodanno in piazza Maggiore con cori gospel e fuochi d'artificio, ma purtroppo in periferia fuori da una discoteca è stato trovato il corpo di un giovane, morto probabilmente per un collasso.

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