Google prende il "volo" con Google Flights e subito si scatenano le polemiche.


Il grande colosso Google ha deciso di lanciare un nuovo sevizio che permette a chiunque di trovare i voli online. Si chiama, appunto, Google Flights ed in breve tempo sta già "perndendo il volo", anche se questa idea non va giù a nessuna delle compagnie aeree rivali. Il problema è sempre il solito, vale a dire che la concorrenza di Mountain View contesta la priorità che il motore di ricerca da' ai risultati relativi ad attività in suo possesso. In questo caso si tratta, appunto, della ricerca online dei voli. Inoltre Google ha iniziato a far innervosire le compagnie del settore già nel Luglio del 2010 tramite l'acquisto del portale di comparazione e gestione dati, ITA Software, alla modica cifra di 700 milioni di dollari. Tuttavia l'intenzione di offrire un servizio alternativo a quello di altri servizi come Expedia e compagnia bella, è stata chiara fin dall'inizio. L'accusa di queste compagnie ripresentata quest'oggi dal Wall Street Journal è quella di abuso di posizione dominante in un settore da 110 miliardi di dollari. Oltretutto, messo alle strette dal dipartimento di giustizia americano, Google nell'Aprile del 2011 aveva assicurato che avrebbe incoraggiato accordi fra ITA Software e gli altri attori del settore per assicurare la concorrenza all'interno dello stesso e che avrebbe reso disponibili ai rivali le rilevazioni delle proprie ricerche. L'intervento del dipartimento è stato necessario in seguito alla segnalazione di Farisearch.org, un gruppo di compagnie indignate per il monopolio di Google, fra le quali figurano: la Microsoft, Expedia e Tripadvisor. In pratica quello che la compagnie in questione e gli utenti di internet statunitensi si sono trovati davanti all'inizio di questo mese ha riacceso le polemiche, infatti, se si prova a trovare un volo su Google Flights si possno trovare nella stessa pagina alcune soluzioni elaborate in casa Google, mentre per potersi rivolgere altrove bisogna fare riferimento ad una barra situata alla fine dei vari risultati. Inoltre Mountain View ha concesso alle compagnie aree la possibilità di poter fare completare l'acquisto direttamente dal portale sul quale l'utente sta effettuando la ricerca, intascando in questo modo gli introiti pubblicitari riguardanti il completamento dell'operazione; oppure in caso contrario indirizza il viaggiatore sul sito della compagnia che si è rivelata più competitiva o economicamente interessante, evitando completamente gli altri intermediari. Oltretutto i classici motori di ricerca di voli, i quali devono a Google fino al 20% del loro traffico, stanno cominciando ad agitarsi molto seriamente. Anche perché, secondo la filosofia di Google, ovvero: "precedenza ai risultati più convenienti per gli utenti", che se vengono selezionati in casa sono sicuramente più convenienti, almeno per loro, il rischio è quello di assistere ad un vero e proprio monopolio dei viaggi che secondo ITA Software sono anche in cima alle ricerche normali. Tuttavia Google Flights per il momento è disponibile solamente per i voli all'interno degli Stati Uniti. Ancora non si conosce la data di sbarco del servizio nel resto del mondo, ma alcuni gruppi come eDreams e Lastminute sono già consapevoli del ciclone che tra non molto si abbatterà sul loro business.

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