Enzo Iacchetti, in un video pubblicato su Facebook, manda letteralmente a quel paese i ministri Brunetta e La Russa.


Negli ultimi giorni la Camera dei Deputati ha emesso un comunicato ufficiale per rispondere ad Enzo Iacchetti, (conosciuto da tutti noi soprattutto per la sua conduzione, insieme ad Ezio Greggio, del noto Tg satirico, Striscia La Notizia, che va in onda su Canale 5, intorno alle 20:30). Questi sono stati gli inediti cortocircuiti della comunicazione, generati dalla montante polemica anti-casta, che ha trovato nel comico il suo ultimo rappresentante. Enzo Iacchetti si era sfogato contro alcuni ministri, mandandoli letteralmente a quel paese. Lo aveva fatto postando sulla propria bacheca di Facebook, (il noto Social Network in Blu), un videoclip. Nel mirino dei suoi attacchi sono stati: il ministro dell'Innovazione, Renato Brunetta ed il ministro della Difesa, Ignazio La Russa. Nel video Enzo Iacchetti ha dichiarato: "Questa settimana un mio amico mi ha detto che alla Camera dei deputati, con 4.600 dipendenti, sono stati assunti altri 33 dipendenti". Aggiungendo successivamente: "Quindi: vaff*****o Brunetta". Poi rivolgendosi al ministro della Difesa ha affermato: "Leggo su alcuni quotidiani che La Russa ha comperato 19 auto Maserati per trasportare dei generali. Ed allora diciamo: vaff*****o anche a La Russa". Ed, infine, riferendosi al recente documento d'intenti dell'Italia verso l'Unione Europea, ha aggiunto: "Si possono scrivere tutte le lettere del mondo, ma fra una quindicina di mesi saremo andati affa****o pure noi. Bisogna cominciare ad incazzarsi un attimino". La risposta dell'ufficio stampa di Montecitorio, che in nota ufficiale ha smentito le dichiarazioni di Iacchetti, è stata immediata: "Niente di più falso: alla Camera i dipendenti sono 1.648 e finora non c'è stata alcuna assunzione". Inoltre anche il portavoce del ministro dell'Innovazione, Vittorio Pezzuto, ha voluto rispondere ad Enzo Iacchetti, che lo ha definito come ''un Beppe Grillo qualsiasi'' e lo ha accusato di aver ''biascicato castronerie belle e buone''. Ed in seguito sempre il portavoce di Brunetta ha replicato affermando:  ''Non vi sono state nuove assunzioni alla Camera dei deputati e semmai le avrebbe decise il presidente Fini e non il ministro Brunetta". Ed, infine, Vittorio Pezzuto ha concluso dicendo: "Chissà se adesso Iacchetti avrà il buon gusto di chiedere scusa al ministro. Chi di mestiere fa il comico dovrebbe ricordare che i giullari erano gli unici titolati a prendersi gioco del Re dicendogli in faccia la verità. La verità, appunto, e non la menzogna". Però il dato fornito dal conduttore nel filmato non è del tutto inesatto. Infatti le 33 assunzioni, seppur non siano state effettuate dalla Camera, sono state compiute da Palazzo Chigi. Infatti, dopo aver approvato ad Agosto una manovra che ha reso tassativo il blocco delle assunzioni, il governo ha varato un decreto che permette la chiamata in pianta stabile alla presidenza del Consiglio di 33 persone, dodici delle quali dirigenti ben retribuiti e destinati a pesare nei conti di Palazzo Chigi. Invece è risultato assolutamente vero l'acquisto delle Maserati da parte del ministero della Difesa. E dunque più tardi Enzo Iacchetti ha risposto per le rime al portavoce di Brunetta, Vittorio Pezzutto, che l'aveva chiamato in maniera sprezzante ''giullare'', dicendo: "Non sono un comico, bensì un attore e non dico castronerie. Queste notizie le ho apprese dal quotidiano 'Libero', un giornale molto vicino al ministro Brunetta. Pertanto rinnovo il vaff*****o".

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