È morto John McCarthy, il padre dell'Intelligenza Artificiale.



Dopo Steve JobsDennis Ritchie, un altro gigante del mondo tecnologico ed informatico se n'è andato oggi 25 Ottobre 2011. Si tratta di John McCarthy che ha concluso la sua esistenza ad 84 anni, dopo una vita passata ad inventare nuovi paradigmi nel campo della ricerca sull'intelligenza artificiale e non solo. John McCarthy, chiamato a volte Zio John McCarthy, naque a Boston il 4 Settembre del 1927, successivamente studiò matematica a Princeton assieme a John Nash ed, inoltre, riuscì a diventare un informatico statunitense che vinse il Premio Turing nel 1971 per i suoi contributi nel campo dell'Intelligenza Artificiale e che nel 1991 ricevette la Medaglia Nazionale della Scienza consegnatagli dall'allora presidente USA, George Herbert Walker Bush. Infatti è stato l'inventore del termine "Intelligenza Artificiale" nel 1955, (in una proposta per creare un gruppo di lavoro che avrebbe dovuto incontrarsi al Dartmouth College nell'estate '56). John McCarthy si distingueva per le sue conoscenze di logica matematica in relazione, appunto, all'Intelligenza Artificiale. Una scuola di pensiero diversa nata al MIT(Massachusetts Institute of Technology: una delle più importanti università di ricerca del mondo), propone l'"inclusione procedurale del sapere" usando piani di alto livello, asserzioni e ponendo il primo traguardo nel linguaggio Planner ed in seguito nella Scientific Community Metaphor. La controversia che ne risultò è ancora attuale ed oggetto di ricerca. John McCarthy inventò il linguaggio di programmazione Lisp e pubblicò i suoi progetti sul Communications of the ACM nel 1960. Motivò, inoltre, la creazione del Progetto MAC al MIT, ma lasciò questa università preferendo la Stanford University nel 1962. Lì creò il Laboratorio di Intelligenza Artificiale, che fu per molti anni amico-rivale del Progetto MAC. Oltretutto con LispJohn McCarthy creò un linguaggio di alto livello tuttora in uso ad oltre 50 anni dalla sua prima comparsa. Inoltre nel 1961, fu il primo a dire, (in un discorso fatto durante le celebrazioni del centenario del MIT), che il metodo time-sharing, (condivisione a tempo), dei computer può condurre verso un futuro dove la potenza dei calcolatori ed anche specifiche applicazioni possono essere vendute secondo il modello economico dell'utilità, (come succede per l'acqua ed elettricità). Quest'idea era molto popolare alla fine degli anni sessanta, ma scomparì intorno alla metà degli anni settanta, quando divenne chiaro che l'hardware, il software e le telecomunicazioni del tempo non erano pronte. Tuttavia lo scienziato era convinto della capacità delle macchine di simulare con precisione certi aspetti dell'intelligenza umana e che quello che all'epoca non era ottenibile a causa delle limitazioni intrinseche dell'hardware informatico si poteva avvicinare grazie ad un uso sapiente di ciò di cui si poteva disporre. Ad ogni modo, a partire dal 2000, l'idea è tornata in superficie in nuove forme. Inoltre John McCarthy ottenne il suo BSc. in Matematica al California Institute of Technology, nel 1948 ed il Ph.D. sempre in Matematica alla Princeton Universitynel 1951. E dopo alcuni brevi lavori a Princeton, Stanford, Dartmouth, e MIT, divenne professore alla Stanford nel 1962, dove rimase fino al suo pensionamento avvenuto alla fine del 2000. Per essere, infine, nominato Professore Emerito. Oltretutto di recente John McCarthy commentava spesso affari mondiali sul suo forum su Internet con una prospettiva di destra. Alcune sue idee possono essere trovate sulla sua web page, che è "mirata a mostrare che il progresso materiale umano è desiderabile e sostenibile". E come Dennis Ritchie e tanti altri visionari, John McCarthy viene ricordato per aver regalato al mondo strumenti tecnologici che ancora oggi fanno sentire tutta la loro importanza oltre a dare lustro alla qualità del progresso scientifico di scuola americana.

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