Scoperto che anche i pesci hanno bisogno di amici.


A quanto pare anche i pesci hanno bisogno di amici, soprattutto nei momenti difficili: no, non si tratta di un "Pesce d'Aprile", né di un consiglio per chi vuole allestire un acquario, ma dei risultati di alcune ricerche condotte nel corso del tempo sui pesci zebra. In pratica l'ultimo in ordine cronologico arriva da uno studio effettuato da alcuni ricercatori dell'Istituto di Scienza Gulbenkian e della Fondazione Champalimaud e pubblicato sulla rivista Scientific Reports, durante il quale questi pesci sono stati utilizzati per comprendere meccanismi meno noti alla base del comportamento ed utili per combattere depressione ed ansia nell'uomo. In sostanza i ricercatori hanno cercato di identificare i meccanismi neurali che sono alla base del fenomeno del sostegno sociale nei pesci zebra: gli esperimenti hanno mostrato che quando i pesci si trovano in una situazione di pericolo hanno meno paura se sono in gruppo, rivelando così che anche in questa specie esiste la necessità del sostegno sociale. Inoltre gli scienziati hanno individuato quali meccanismi visivi e/o olfattivi hanno un impatto maggiore nel minimizzare la risposta alla paura in una situazione di pericolo: i risultati hanno rivelato che un individuo si sente più sicuro e protetto se è circondato dal suo gruppo, ma anche che l'efficacia del sostegno sociale, in queste situazioni, non dipende dalle dimensioni del gruppo stesso. Ma non è tutto, infatti, lo studio in questione ha anche mostrato che il fenomeno del sostegno sociale nei pesci zebra attiva diverse aree cerebrali: le stesse che vengono coinvolte nei mammiferi, (uomo compreso). Al riguardo Ana Faustino, principale autrice della ricerca, ha, infine, spiegato: "Anche se nei pesci zebra il sostegno sociale non ha la stessa complessità che ha negli esseri umani, questa ricerca ci permetterà di esplorare in profondità i meccanismi neurali coinvolti nei comportamenti, che sono fondamentali per il benessere e la salute mentale della specie umana e che hanno anche una particolare rilevanza in alcune malattie come la depressione".

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