Scoperto il "doppio liquido", il 4° stato dell'acqua.


Come ha dimostrato di recente un affascinante studio ad opera dei ricercatori dell'Università di Oxford, incredibilmente l'acqua, (tanto semplice nella relativa formula chimica, H2O, quanto straordinariamente complessa nelle sue proprietà), nasconde ancora oggi alcuni segreti tutti da svelare. Difatti i ricercatori dell'ateneo inglese, tramite i risultati di tale studio pubblicati sulla rivista scientifica specializzata Journal of Nanotechnology, hanno fatto sapere di aver scoperto un inedito, (nonché quello che potrebbe essere definito come il ), stato di transizione nella fase liquida: in parole più semplici, si tratta della potenziale esistenza di un doppio stato dell'acqua liquida, che andrebbe ad aggiungersi allo stato solido ed a quello gassoso. In sostanza tale scoperta, destinata a sollevare accesi dibattiti accademici nei prossimi mesi, è emersa durante l'analisi di specifiche proprietà fisiche dell'acqua, come, ad esempio, la cosiddetta "costante dielettrica", vale a dire una grandezza fisica che esprime la capacità di un materiale nel contrastare la forza elettrostatica di un campo elettrico. Entrando un po' più nei dettagli, il team di ricerca internazionale, coordinato dalla professoressa Laura Maestro, ha evidenziato che tali proprietà cambiano repentinamente in un intervallo di temperatura tra i 40 °C ed i 60 °C, influenzando fenomeni quali la velocità del suono, la tensione superficiale, l'indice di rifrazione e la dilatazione termica dell'acqua. Insomma, la comprensione di questi cambiamenti repentini potrebbe avere un impatto significativo soprattutto in campo medico: basti pensare alle applicazioni legate alle nanoparticelle di specifici materiali come oro ed argento, utilizzate in nano medicina come sonde disperse in acqua. Tra l'altro la scoperta in questione potrebbe avere ripercussioni anche nella ricerca contro il cancro, in particolare nel cosiddetto "targeting tumorale", ed, infine, favorire il contrasto alla malattie neurodegenerative, legate al fenomeno della cosiddetta "denaturazione proteica", ossia un processo influenzato proprio dallo stato liquido dell'acqua.

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