Twitter: Chiude la filiale italiana.


Anche se le varie indiscrezioni erano sempre state smentite e respinte, la notizia era nell'aria da alcuni giorni ed adesso è ufficiale: Twitter ha deciso di chiudere i suoi uffici in Italia. In pratica, come ha riportato dalle varie fonti, i 16 dipendenti guidati da Salvatore Ippolito, il country manager, hanno già preparato le valige e sono in attesa di scoprire l'esito della trattativa sindacale avviata da giorni dall'azienda, la quale potrebbe presto trovare una soluzione. Insomma, dopo quella di Yahoo!, anche la filiale italiana del Social Network dai 140 caratteri, (inaugurata nel 2014 a Milano), chiude i battenti, anche se la notizia non sorprende più di tanto: da diverso tempo, infatti, Twitter sta affrontando una dura crisi e per questo ha avviato un tentativo di ristrutturazione che comporterà anche il già annunciato licenziamento del 9% della sua forza lavoro, (ossia circa 300 dipendenti, la maggior parte dei quali operativi nelle divisioni marketing, commerciale e partnership). In sostanza l'eliminazione di alcune filiali internazionali consentirà alla società di risparmiare fondi importanti: recenti indiscrezioni, infatti, hanno parlato anche della chiusura di altri uffici europei come quelli in Germania ed in Olanda, ma al momento l'unica conferma arrivata riguarda soltanto quello italiano. In altre parole Twitter sta provando a riorganizzarsi, anche se a dire il vero il suo futuro appare estremamente incerto: come noto da un po' di tempo il Social Network dai 140 caratteri ha provato anche a mettersi in vendita ma, stando alle varie indiscrezioni, attualmente tutti i potenziali interessati all'acquisto, (tra cui Salesforce, Google e Disney), avrebbero fatto dietro front. Perciò sembra proprio che Twitter dovrà cavarsela da solo e per farlo deve, appunto, riorganizzarsi globalmente anche se purtroppo ciò andrà a scapito dei propri dipendenti e porterà a scelte infelici. Tra l'altro proprio in questi giorni il Social Network dai 140 caratteri ha perso un'altra "pedina" nel top management: Adam Bain, il Chief Operating Officer che da Gennaio ricopriva anche la carica di vicepresidente, ha infatti lasciato la società; a sostituirlo sarà Anthony Noto, il Chief Financial Officer. Naturalmente si tratta di una situazione che non piace molto al mercato azionario, dove la società sta continuando a perdere capitalizzazione: basti pensare che dallo scorso Dicembre, le azioni di Twitter sono passate a valere da 26 a 18 dollari. Nel frattempo, il Social Network dai 140 caratteri sta valutando la vendita di Vine, dopo averne annunciato la chiusura definitiva, (tra i possibili acquirenti ci sarebbe anche PornHub), e sta provando, infine, a cambiare strategia, buttandosi in più settori nel tentativo, (e nella speranza), di tornare finalmente a crescere.

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