Secondo un recente studio, Internet può aiutare a combattere depressione ed insonnia.


Un recente studio australiano condotto da Helen Christensen dell'University of New South Wales, pubblicato su The Lancet Psychiatry e che ha analizzato gli effetti di un programma denominato Sleep Healthy Using the Internet, (meglio noto con la sigla SHUtI), ha evidenziato l'efficacia di un intervento online automatizzato per quei pazienti affetti da depressione con insonnia. Al riguardo la stessa Helen Christensen, ricordando che la prevenzione della depressione è impegnativa, ha spiegato: "La comparsa di disturbi depressivi maggiori è prevenibile nel 25% dei casi con la terapia cognitivo comportamentale. Nella maggior parte dei casi, i sintomi esordiscono in giovani che non sanno di essere a rischio, con dinamiche causali poco conosciute e non associati ad alcun marcatore specifico di tipo biomedico o psicosociale. Tuttavia spesso accedere alla terapia cognitivo comportamentale si rivela più difficile del previsto per i pazienti. Ciononostante, considerata l'elevata coesistenza di depressione ed insonnia, un modo per diagnosticare tempestivamente i sintomi depressivi potrebbe essere quello di trattare l'insonnia". Difatti l'SHUtI è un sistema automatizzato di terapia cognitivo comportamentale online studiato proprio per aiutare gli insonni: per 6 settimane, i ricercatori lo hanno testato su un gruppo di 1.100 adulti che mostravano sintomi depressivi oltre all'insonnia. Inoltre il sistema utilizza tecniche della terapia cognitivo comportamentale per migliorare il sonno, ad esempio, invitando i pazienti ad evitare di guardare la Tv o di leggere in camera da letto, a non dormire durante il giorno ed in generale a sviluppare un atteggiamento più sereno nei confronti del riposo e delle eventuali conseguenze dell'insonnia. In tal proposito i ricercatori australiani hanno concluso spiegando: "Circa metà dei partecipanti ha completato lo studio, e dai risultati emerge un miglioramento dei sintomi depressivi". Mentre lo psichiatra Ricardo Muñoz, del Dipartimento di Psichiatria dell'Università della California, San Francisco ha, infine, commentato: "SHUTi ed interventi simili potrebbero aprire la strada a strategie globali a basso costo, disponibili a chiunque nel mondo abbia un accesso alla Rete, con risultati costo- beneficio difficilmente eguagliabili da qualsiasi alternativa oggi esistente".

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