Anonymous Italia si scaglia contro Matteo Renzi e la Sicurezza Nazionale.


Dopo i recenti attacchi al Ministero dell'Ambiente contro le trivellazioni nell'Adriatico, al Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca contro "La Buona Scuola", al Family Day e ad Angelino Alfano, la divisione italiana della celebre legione Anonymous è tornata in azione scagliandosi contro Matteo Renzi, (da loro soprannominato "il fantoccio Renzi"), prendendo di mira ed oscurando il Sistema di informazione per la sicurezza della Repubblica. Ovviamente, come al solito, gli hacker hanno rivendicato e spiegato le motivazioni di tale attacco in un comunicato pubblicato sul loro blog ufficiale, nel quale si può leggere: «Salve cittadini, noi siamo Anonymous. Il fantoccio Renzi ha annunciato dopo gli attentati di Parigi di voler investire 150 milioni per la cybersicurezza della nostra nazione. Come potrete ben immaginare, ha scelto di farlo seguendo il protocollo standard in Italia, ossia assumendo a capo dell'organo un suo fedele, che ha ricoperto per lui diverse cariche in passato, che elenchiamo:

- Renzi segretario della Margherita: Carrai consigliere;
- Renzi Presidente della Provincia: Carrai a capo della segreteria di presidenza;
- Renzi sindaco di Firenze: Carrai a capo della Firenze Parcheggi, presidente di Aereoporto di Firenze Spa, e membro del CdA di due banche.

È connotabile un notevole conflitto di interessi, che vede Carrai fondare una società in passato, (la CYS4, nell'Agosto 2015), dedita alla cybersecurity, che però ha distintamente preso le distanze da impieghi pubblici senza lasciare alcuna traccia delle sue attività
». E gli hacker di Anonymous Italia hanno poi proseguito spiegando: «Anonymous si unisce alla causa portata avanti da tutti i professionisti dell'IT italiana, che hanno deciso di raccogliere consensi per inviare una comunicazione dritta verso la presidenza del consiglio, affinché sia mandata a capo dell'organizzazione una figura con reale esperienza nel settore, evitando l'ennesimo sperpero di denaro pubblico. Continueremo a manifestare il nostro disappunto finché non si verificherà un cambio di rotta, con l'assunzione di un professionista con esperienza e capacità». Ed hanno, infine, concluso rivolgendosi direttamente a Matteo Renzi, scrivendo: «Renzi, non puoi nasconderti più dietro escamotage. Vogliamo trasparenza e serietà
».

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