Tavola periodica: Completata la 7ª riga con 4 nuovi elementi.


In questi giorni alla Tavola periodica di Mendeleev sono stati aggiunti ufficialmente 4 nuovi elementi chimici, che hanno occupato le caselle, (tecnicamente noti come numeri atomici), 113, 115, 117 e 118, andando così a completare la 7ª riga. In pratica l'annuncio, ad opera dell'International Union of Pure and Applied Chemistry, (ovvero l'ente internazionale noto anche con la sigla IUPAC e che regolamenta nomenclatura, terminologia e misure della chimica), risale al 30 Dicembre 2015 ed ha anche il curioso effetto di rendere automaticamente superata la maggior parte dei libri di testo del mondo intero. Tra l'altro i nuovi elementi, (isolati in Giappone, Russia e Stati Uniti, nel corso di lavori documentati secondo i criteri IUPAC tra il 2004 ed il 2013), sono i primi a essere aggiunti sulla Tavola dal 2011, quando erano stati ufficialmente riconosciuti ed aggiunti il flerovio nella casella 114 ed il livermorio nella casella 116. Ad ogni modo, in attesa di ottenere nomi ufficiali, agli elementi in questione è stato attribuiti degli identificativi provvisori, (noti anche come "working names"), che rispettivamente sono: Ununtrio, (l'elemento 113, abbreviato con la sigla Uut); Ununpentio, (l'elemento 115, abbreviato con la sigla Uup); Ununseptio, (l'elemento 117, abbreviato con la sigla Uus); ed Ununoctio, (l'elemento 118, abbreviato con la sigla Uuo). In ogni caso, come già anticipato, l'IUPAC ha riconosciuto la paternità di 3 di questi nuovi elementi ad un team di scienziati russi, (appartenenti allo Joint Institute for Nuclear Research di Dubna), e statunitensi, (del Lawrence Livermore National Laboratory in California), i quali hanno ottenuto evidenze sufficienti a reclamarne la loro scoperta. Mentre il credito per la scoperta dell'elemento alla casella 113, (anch'esso reclamato dallo stesso team Russia/USA), è andato agli scienziati del Riken Institute, in Giappone. Al riguardo Kosuke Morita, coordinatore della ricerca giapponese, ha dichiarato che la caccia all'elemento 113 è durata ben 7 anni e che il suo team sta ora pianificando la ricerca nei territori inesplorati della tabella, alla ricerca dell'elemento 119 ed anche oltre. Invece Ryōji Noyori, presidente del Riken Institute nonché Premio Wolf e Premio Nobel per la chimica nel 2001, ha aggiunto che: "Per gli scienziati, questo vale almeno quanto una medaglia olimpica". Difatti ai ricercatori a cui è stato riconosciuto il merito della scoperta va anche l'onore di assegnare un nome ufficiale ed un simbolo ai nuovi elementi: atto formale e di grande prestigio per gli autori del lavoro, che tuttavia potrebbe richiedere un po' di tempo. In sostanza i nomi da assegnare possono richiamare elementi della mitologia oppure fare riferimento ad un luogo, ad un Paese, ad una proprietà dell'elemento stesso o al nome di uno scienziato. Ed in questo senso ci sarà anche una "prima volta" storica: l'elemento 113 è il primo della Tavola periodica ad essere battezzato in Asia. In merito alla scoperta Jan Reedijk, presidente della Divisione di chimica inorganica dell'IUPAC ha affermato: "La comunità dei chimici vede finalmente completata la sua più preziosa classificazione fino alla 7ª riga". Comunque sia va precisato che questi 4 nuovi elementi non si trovano in natura, in quanto sono artificiali e possono essere prodotti soltanto in laboratorio: sono stati infatti identificati facendo collidere nuclei leggeri e tracciandone i prodotti di decadimento. Ciononostante però, come tutti gli altri cosiddetti "elementi superpesanti", (i quali popolano, appunto, l'ultima riga della Tavola periodica), esistono solo qualche frazione di secondo prima di decadere in altri elementi; il che ha reso complessa e laboriosa la loro identificazione.

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