NVIDIA dimostra l'autenticità dello sbarco lunare.


Sono passati 45 anni ed ancora oggi molti scettici si dicono sicuri che il famoso sbarco dell'Apollo 11 sulla Luna, (avvenuto il 20 Luglio 1969 alle 20:18), sia una bufala: una scena ricreata in un qualche studio televisivo. Tuttavia in questi giorni NVIDIA, utilizzando le nuove GPU basate sull'architettura Maxwell per riprodurre fedelmente le fonti di illuminazione, ha fatto sapere che quella famosa immagine, (vale a dire la discesa di Neil Armstrong e Buzz Aldrin dal modulo lunare Eagle), è autentica, rilasciando anche una demo pubblicata come conferma. In pratica finora molti teorici della cospirazione hanno più volte dichiarato che la foto è falsa e che quindi lo sbarco sulla Luna non è mai avvenuto, facendo leva sulla domanda: "Come fa Buzz Aldrin ad essere così ben illuminato, se il modulo lunare si trova tra lui ed il Sole?". In effetti, in quell'immagine, l'astronauta si trova all'interno della sua ombra, quindi per essere illuminato dovrebbe esserci un'altra fonte di luce, come, appunto, quelle usate negli studi di registrazione. Ad ogni modo, come già anticipato, per rispondere a questa domanda il team dell’azienda di Santa Clara ha sfruttando tutta la potenza delle nuove GPU GeForce GTX 970 e GTX 980 riproducendo fedelmente la scena dell'allunaggio. In sostanza l'immagine, ottenuta con Unreal Engine 4, (ovvero un motore grafico sviluppato da Epic Games), ha permesso di simulare i raggi del Sole ed ha così permesso di dimostrare che la luce, coperta dal modulo lunare, si riflette prima sulla superficie lunare e sulla tuta di Neil Armstrong, andando poi a colpire Buzz Aldrin mentre scende la scaletta. Tra l'altro per realizzare la demo è stata utilizzata una delle tecnologie chiave dell'architettura Maxwell, denominata Voxel-Based Global Illumination, (meglio nota con la sigla VXGI), la quale "rompe" la geometria di una scena in migliaia di piccoli box, chiamati voxel o pixel 3D. Inoltre ognuno dei 6 lati di cui è composto ogni box viene analizzato per calcolare la sua opacità e la sua emittenza; in questo modo si può rappresentare il modo in cui la luce rimbalza da un oggetto all'altro in tempo reale. Quindi NVIDIA non ha fatto altro che identificare le proprietà della polvere che ricopre il suolo lunare e misurare la riflettività del materiale usato per la tuta di Neil Armstrong, smentendo così, infine, la teoria del complotto lunare.

 Di seguito il video rilasciato da NVIDIA:

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