MOTÖRHEAD: Lemmy Kilmister rassicura i fan sulla sua salute.


Dopo diverso tempo arrivano finalmente nuovi rassicuranti aggiornamenti in merito allo stato di salute di Lemmy Kilmister, (leggendario frontman, nonché bassista dei Motörhead), il quale, come ormai ben noto, oltre un anno fa era stato costretto a cancellare l'intero tour estivo previsto per il 2013 ed a prendersi un periodo di pausa a causa di un ematoma. Tuttavia si era dovuto attendere fino allo scorso Gennaio affinché fossero rilasciati i primissimi aggiornamenti sulla sua salute. Da allora, dopo mesi contrassegnati da vari problemi di salute, (fra cui il diabete), che avevano portato nuovamente i Motörhead alla cancellazione dei loro tour per diversi mesi ed a più riprese, si dovuto attendere di nuovo fino allo scorso Maggio per il rilascio di nuovi aggiornamenti in cui Mikkey Dee, batterista della band, aveva dichairato: "Sta molto, molto meglio. Sta andando bene da un po' di tempo. Sta lavorando sodo sulla sua salute. Abbiamo trascorso tre settimane negli USA e lui si sta rimettendo. Lemmy sta molto meglio ed abbiamo suonato alla grande nella parte statunitense del nostro tour. Sembra che stia bene". Comunque sia adesso è stato lo stesso Lemmy Kilmister, che nel frattempo ha portato a termine l'ultimo tour della band londinese, ha rompere il silenzio durante una recente intervista in cui ha rassicurato un po' tutti facendo sapere: "Mi sto rimettendo. Abbiamo appena concluso due tour, e non importa che cosa fai, importa come lo fai e come ti senti. Ho più o meno smesso di fumare. Fumo una sigaretta di tanto in tanto, ma questo è quanto. Ed ho più o meno smesso di bere, o almeno sono passato dal Jack Daniel's alla vodka, che apparentemente sembra sia meglio. Se uno vuole bere, la vodka è l'alcolico meno dannoso, sembra". Ma naturalmente questa non è la prima volta che al frontman dei Motörhead vengono poste domande sul suo stato di salute o sui su come i suoi recenti problemi lo abbiano cambiato in questo senso. Infatti durante questi mesi a coloro che gli ha chiesto se la malattia lo avesse reso più consapevole della propria mortalità, aveva sempre risposto: "La morte è inevitabile, no?! È una cosa di cui diventi più consapevole quando arrivi alla mia età. Non ne sono spaventato, sono pronto. Quando me ne andrò, voglio farlo facendo quello che so fare meglio. Se morissi domani, non potrei lamentarmi, è stato tutto molto bello".

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