Scoperta l'area del cervello in cui si nasconde il pessimismo.


Di recente è stato scoperto che esiste una piccola parte evolutivamente "antica" del nostro cervello in cui l'essere pessimisti di natura, il vedere tutto nero, (anche senza un reale motivo), e l'avere delle sensazioni negative ed un umore cupo tendono ad essere predominanti; o almeno questo è quanto ha mappato una recente ricerca dell'University College di Londra, (nota anche con la sigla UCL), pubblicata sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences. In pratica lo studio in questione ha dimostrato per la prima volta che l'abenula, appunto, una piccola regione triangolare dell'epitalamo, è la zona del cervello dove vengono elaborati i pensieri negativi sugli eventi futuri; insomma, si tratta di una sorta di "motore del pessimismo" che si mette in moto davanti a determinate situazioni. Inoltre grazie alla risonanza magnetica del cervello di 23 volontari sani, i ricercatori dell'ateneo londinese hanno verificato come l'abenula si attivi in risposta alle immagini associate a scosse elettriche dolorose; mentre è stato verificato che non "lavora" quando ai volontari venivano sottoposti scenari più rassicuranti. Tra l'altro precedenti studi sugli animali avevano rilevato che l'attività dell'abenula sopprime la dopamina, vale a dire il neurotrasmettitore prodotto dal cervello in risposta a stimoli piacevoli. Al riguardo Jonathan Roiser, autore della ricerca, ha spiegato: "L'abenula traccia le nostre esperienze, rispondendo però di più quando ci aspettiamo eventi negativi. Avere un'abenula iperattiva può indurre le persone a pensare in maniera sproporzionatamente negativa". Non a caso questa piccolissima zona del cervello era già stata associata alla depressione, mentre adesso questo nuovo studio mostra come potrebbe essere coinvolta nel causare alcuni sintomi depressivi come una scarsa motivazione ed uno strisciante pessimismo. Difatti in tal proposito i ricercatori hanno, infine, concluso dichiarando: "Un'abenula iperattiva potrebbe indurre la gente a fare previsioni sproporzionatamente negative. Motivo per il quale adesso il passo successivo del nostro studio sarà quello di comprendere meglio come l'abenula può aiutarci a sviluppare trattamenti migliori contro le depressioni resistenti ai farmaci".

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