Margherita Hack muore all'età di 91 anni, dopo una vita dedicata alla scienza ed alle stelle.


Questa notte intorno le ore 04:00 è morta a Trieste presso l'Ospedale di Cattinara l'astrofisica, divulgatrice scientifica ed attivista, Margherita Hack: aveva compiuto 91 anni da poco, (per la precisione il 12 Giugno scorso), e da circa una settimana era ricoverata nella struttura triestina per problemi cardiaci di cui soffriva da tempo; accanto a lei si trovavano il marito Aldo De Rosa, con il quale era sposata da quasi 70 anni, e Tatiana, la persona che l'assisteva da tempo. La giornalista Marinella Quirico, sua amica personale, che è stata con lei fino all'ultimo, ha così ricordato gli ultimi giorni della scienziata: «Sono stati sereni, i problemi di salute che aveva erano pesanti ma li viveva con leggerezza assoluta». Ad ogni modo Margherita Hack era nata a Firenze nel 1922 e durante la sua vita si laureò in fisica nel 1945 con una tesi sulle Cefeidi e dal 1964 fino al 1992 insegnò astronomia all'Università di Trieste come professoressa ordinaria. Inoltre fu la prima donna a dirigere l'Osservatorio Astronomico di Trieste dal 1964 al 1987. Per di più ha lavorato presso numerosi osservatori americani ed europei ed è stata per lungo tempo membro dei gruppi di lavoro dell'ESA ed addirittura della NASA. Per quanto riguarda l'Italia, grazie ad un'intensa opera di promozione, ha ottenuto che la comunità astronomica italiana espandesse la sua attività nell'utilizzo di vari satelliti giungendo ad un livello di rinomanza internazionale. Nel 1980 grazie alla sua passione per la divulgazione scientifica vinse il Premio Linceo dell'Accademia dei Lincei, nel 1994 ricevette la Targa Giuseppe Piazzi per la ricerca scientifica, mentre nel 1995 il Premio Internazionale Cortina Ulisse, sempre per la divulgazione scientifica. Oltretutto in segno di apprezzamento per il suo importante contributo, le è stato anche intitolato l'asteroide 8558 Hack, e le era stata conferita la cittadinanza onoraria dei comuni di Castelbellino, di Medicina e di San Casciano in Val di Pesa. Margherita Hack era atea, non credeva in nessuna religione o forma di soprannaturalismo, (infatti dal 2002 divenne presidente onorario dell'Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti o UAAR, e pare che la prima ed ultima volta che entrò in chiesa fu nel giorno del matrimonio con Aldo De Rosa che aveva conosciuto ai giardini quando era una bambina), e riteneva, inoltre, che l'etica non derivasse dalla religione, ma da "principi di coscienza" che permettono a chiunque di avere una visione laica della vita, ovvero rispettosa del prossimo, della sua individualità e della sua libertà. Era anche vegetariana, animalista, ed appassionata di bicicletta, come raccontò lei stessa nel libro pubblicato due anni fa intitolato: "Nove vite come i gatti: I miei primi novant'anni laici e ribelli". In ogni caso nel corso della sua vita Margherita Hack non ha mai nascosto la sua grande passione per la politica; infatti inizialmente si iscrisse al Partito Radicale Transnazionale, poi si candidò alle elezioni regionali del 2005 nella lista del Partito dei Comunisti Italiani ottenendo 5.634 voti solo nella città di Milano, ma dopo la sua elezione cedette il seggio a Bebo Storti. Si schierò nuovamente con il Partito dei Comunisti Italiani nelle elezioni politiche del 2006, ma anche in questo caso, una volta eletta, decise di rinunciare al seggio per continuare a dedicarsi all'astronomia. Oltretutto di recente, nel 2011, prese la tessera del partito politico Democrazia Atea, con cui si candidò alle elezioni politiche del 2013 come capolista alla Camera nella circoscrizione Veneto II; invece alcuni mesi prima della sua morte, nel Aprile scorso, era entrata a far parte del comitato "Emma Bonino presidente" insieme a nomi illustri italiani quali Renzo Arbore, Toni Garrani, Anna Fendi, Alessandro Pace, Stefano Disegni al fine della promozione per la candidatura di Emma Bonino a Presidente della Repubblica Italiana. Inoltre per quanto riguarda la questione energetica, Margherita Hack si è detta più volte contraria alla costruzione di centrali nucleari in Italia, ma a favore alla ricerca sul nucleare, spiegando che attualmente l'Italia non è in grado di mantenere delle centrali e che è un Paese poco affidabile. Spesso ha anche sottolineato l'importanza della ricerca in questo campo e la necessità di sviluppare al massimo le energie rinnovabili che contribuiscono a soddisfare parte del fabbisogno energetico. Mentre per la sua attività a favore dei diritti civili e del riconoscimento giuridico delle coppie omosessuali, nel 2010 venne nominata "Personaggio gay dell'anno". In quell'occasione dichiarò: "Da parte di altri Paesi è certamente un segno di civiltà. Noi invece siamo un Paese arretrato, che non sa cos'è il rispetto della libertà. Il Vaticano è certamente un deterrente che influenza la classe politica, ma la politica non è libera e non ha il coraggio di reagire. E se non reagisce questo significa che è più bacchettona della Chiesa e non sa cos'è il rispetto della libertà altrui". Per di più Margherita Hack riteneva l'eutanasia un diritto, un modo per sollevare dalla pena un uomo che soffre. E per questo nel 2011 aveva sottoscritto il proprio testamento biologico. Ad ogni modo, come accade in questi casi, subito dopo la sua morte in molti hanno voluto ricordarla con messaggi di cordoglio. In tal proposito l'attuale Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, commosso dalla scomparsa dell'astrofisica, ha dichiarato: "Ha servito ed onorato l'Italia anche in campo internazionale. Ha rappresentato nello stesso tempo un forte esempio di passione civile, lasciando una nobile impronta nel dibattito pubblico e nel dialogo con i cittadini". Mentre l'attuale Presidente del Consiglio, Enrico Letta, ha detto: "L'Italia e la comunità internazionale perdono una protagonista assoluta della ricerca scientifica. Una donna che è stata, inoltre, capace di affiancare con passione l'impegno professionale a quello sociale e politico. Una testimonianza che resterà preziosa". Ed, infine, tra la miriade di messaggi di addio e di stima pubblicati in quest'ore su Twitter, (dove sono spuntati hashtag come #Hack, #signoradellestelle e #MargheritaHack), c'è stato anche quello dell'astronauta Luca Parmitano, che dallo spazio ha scritto: «Buon viaggio #MargheritaHack, le stelle che hai amato e ci hai fatto amare adesso ti aspettano».

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