L'epilessia grave potrebbe essere curata con una sostanza prodotta dal corpo umano.


Secondo uno recente studio effettuato da alcuni ricercatori dell'University College di Londra, e pubblicato dalla rivista Neuropharmacology, gli individui affetti da una grave forma epilessia resistente ai farmaci potrebbero essere curati con una una particolare sostanza prodotta dal corpo umano. In pratica gli scienziati inglesi hanno constatato che sugli animali il trattamento in questione risulta migliore di quelli tradizionali. In sostanza l'epilessia è una devastante malattia neurologica che colpisce circa 50 milioni di persone in tutto il mondo, delle quali circa 6 milioni sono in Europa. Questa malattia è caratterizzata da attacchi convulsivi e di solito viene diagnosticata dopo che una persona ha avuto due episodi di convulsioni non causate da una condizione medica conosciuta oppure da un livello di glucosio del sangue molto basso. Inoltre le convulsioni sono causate da improvvise, e di solito brevi, scariche elettriche eccessive in un gruppo di cellule cerebrali, (ovvero i neuroni). Tuttavia, secondo gli esperti, un solo episodio di convulsioni non è sintomo di epilessia, (poiché circa il 10% delle persone in tutto il mondo nel corso della propria vita ha un episodio di convulsioni). Comunque sia gli scienziati hanno spiegato: "L'idea per la nuova terapia per i malati di epilessia grave resistente ai farmaci è venuta dall'osservazione di una dieta speciale, detta chetogenica, con un alto contenuto di grassi e pochi carboidrati". Infatti la scoperta potrebbe rimpiazzarla, dal momento che la dieta chetogenica presenta effetti collaterali significativi come costipazione, ipoglicemia, crescita ritardata e fratture osseeeffetti che si verificano a causa degli acidi grassi che si producono quando si digerisce questo tipo di cibo. Dunque i ricercatori hanno identificato gli acidi grassi più efficaci, pronti per essere trasformati in farmaci, testandoli con successo sugli animali in attesa di poter effettuare test sull'uomo. L'idea è quella di utilizzare una "pillola" composta da queste sostanze, la quale, secondo i ricercatori, potrebbe evitare gli effetti collaterali della suddetta dieta. Al riguardo gli scienziati hanno concluso spiegando: "L'epilessia colpisce 50 milioni di persone nel mondo, e approssimativamente un terzo di queste è resistente ai farmaci questa scoperta offre un approccio totalmente nuovo per bambini ed adulti".

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