Recenti dati ISTAT registrano in Italia una disoccupazione giovanile in aumento del 20% negli ultimi cinque anni.


Ormai è un dato di fatto: in questo tempo di crisi avere meno di 35 anni e riuscire a trovare lavoro in Italia è diventata una vera e propria missione impossibile. E gli ultimi dati ISTAT disponibili riguardanti il mondo dell'occupazione non sono per niente rassicuranti. Infatti da questi dati si può evincere che nel secondo trimestre del 2012 l'occupazione giovanile ha subìto un vero e proprio decadimento. Al riguardo l'ISTAT ha fatto sapere: "Sin da quando è iniziata la crisi, gli under 35 sono stati colpiti direttamente con un vero e proprio crollo dei giovani che possono contare su un posto di lavoro". In pratica, secondo le analisi svolte dall'Istituto nazionale di statistica, con riferimento, appunto, al secondo trimestre dell'anno in corso, il mondo dell'occupazione sta attraversando una crisi durissima che ha effetti a dir poco devastanti soprattutto sui più giovani. Difatti i suddetti dati hanno dimostrato come in Italia il numero di occupati tra i 15 e i 34 anni di età sarebbe diminuito di circa il 20% nel corso degli ultimi cinque anni; il che significa che in termini assoluti l'occupazione giovanile è scemata di circa un milione e mezzo di unità, (per essere precisi di 1.457.000). Ciò ha generato un andamento dagli esiti alquanto devastanti, che ha finito per dar vita ad un vero e proprio esercito di disoccupati, con 1.386.000 under 35, (NdR: tra cui anche il sottoscritto), alla ricerca di un'occupazione. E tuttavia i dati nel dettaglio sono davvero sconfortanti. Infatti mettendo a confronto il secondo trimestre del 2012 con lo stesso periodo del 2007, gli occupati tra i 15 ed i 34 anni sono calati da 7.333.000 a 5.876.000, (il che equivale ad un crollo del 19,9%). Per di più solo nell'ultimo anno il calo è stato di 230.000 unità; il che è davvero preoccupante se si pensa che tra Aprile e Giugno 2011 gli occupati compresi tra i 15 ed i 34 anni erano ancora in grado di superare, seppur non di molto, la soglia dei sei milioni, (per la precisione 6.106.000). Naturalmente la conseguenza di ciò è che i giovani disoccupati continuano ad aumentare, così come continua a diffondersi sempre più l'esperienza della precarietà sia tra coloro che sono alla ricerca del primo impiego, sia tra coloro che per colpa della crisi hanno perso il vecchio posto di lavoro ed al momento sono in cerca di una nuova occupazione. Inoltre se i più giovani si trovano in una situazione davvero disastrata, (considerando che il 51,2% dei disoccupati ha meno di 34 anni), anche molti degli over 35 stanno sempre peggio. Infatti anche tra questi ultimi la disoccupazioni inizia a far paura. Tuttavia però, contrariamente a quanto detto finora, dalle analisi è emerso che il numero relativo ai lavoratori più maturi è in aumento. Difatti, stando agli ultimi dati ISTATgli occupati tra i 55 ed i 64 anni in un solo anno, (ovvero dal secondo trimestre del 2011 allo stesso periodo di quest'anno), sono aumentati dell'8%, (equivalenti a 226.000 unità); per una crescita totale che arriva al 26% se si tiene conto degli ultimi cinque anni, durante i quali gli occupanti compresi in questa fascia d'età sono cresciuti di 626.000 unità, passando dai 2.403.000 del 2007 ai 3.029.000 di quest'anno.

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