Arriva "Abiliti", il pacemaker gastrico che induce sazietà nei pazienti obesi, aiutandoli a dimagrire.


L'Azienda ospedaliero-universitaria pisana è stata la prima in Italia a dare il via negli scorsi giorni alla sperimentazione di un nuovo impianto sui pazienti obesi, con un intervento di chirurgia bariatrica effettuato da un'èquipe medica diretta da Marco Anselmino. Si è trattato di "Abiliti", un sistema intelligente messo a punto dalla ditta IntraPace, dopo l'approvazione del comitato etico dell'Unione Europea ed è disponibile anche in Spagna, Germania ed Inghilterra, per cercare di far perdere peso ottenendo risultati simili a quelli indotti dalla chirurgia bariatrica, ma con una minore invasività, un minor rischio di complicazioni ed una ridotta necessità di modificare il proprio stile di vita alimentare. In pratica il sistema consiste in uno stimolatore, basato sullo stesso principio di funzionamento dei classici pacemakers cardiaci, che rileva il consumo di cibo e bevande ed invia degli impulsi elettrici allo stomaco del paziente in determinate fasce orarie, inducendo così senso di sazietà. Lo studio della rata di 2 anni è stato randomizzato, nel senso che i pazienti arruolati in questo nuovo percorso di cura, (complessivamente 160 in Europa e 50 in Italia), sono stati assegnati in modo casuale, (appunto in inglese "random"), a ricevere il suddetto trattamento sperimentale oppure il trattamento di controllo, in questo caso è stato effettuato un bendaggio gastrico. Si è trattato di pazienti obesi con un indice di massa corporea, (noto con la sigla BMI), compreso fra 35 e 50, affetti da disordine alimentare, vale a dire l'abitudine a mangiare fuori dai pasti, da destinare con rapporto 2=1 rispettivamente all'impianto Abiliti ed al tradizionale bendaggio gastrico. Sostanzialmente la tecnica chirurgica è la stessa della classica chirurgia bariatrica, ovvero la via laparoscopica, (nota anche come video-laparo-chirurgia), tuttavia l'impianto del dispositivo non comporta alcun bisogno di modificare parti anatomiche, come avviene invece per il bendaggio gastrico oppure per il bypass gastrico, che comportano il primo la restrizione della via digestiva, e l'altro la restrizione associata al malassorbimento delle sostanze nutritive. Per di più entrambe le procedure impongono delle limitazioni allo stile di vita dei pazienti ed a volte hanno significativi effetti collaterali, con tassi di complicanze che lasciano molti pazienti in attesa di un'alternativa migliore. Comunque, ritornando a parlare di Abiliti, la stimolazione ad alta frequenza nella parete dello stomaco va ad aumentare, come già anticipato inizialmente, il senso di sazietà che già di per sé una persona avverte quando assume cibi e bevande. Dunque l'effetto finale è quello di ridurre il volume di sostanza esterna ingerita. Tuttavia l'unico impegno da parte dei pazienti portatori di questa sorta di pacemaker gastrico è di dover rispettare l'orario di assunzione dei pasti, dal momento che Abilty invia segnali al di fuori delle fasi prandiali, vale a dire fuori dalle fasi della digestione. Oltretutto nel 2005 l'Organizzazione Mondiale della Sanità, (OMS), aveva calcolato che circa 1,6 miliardi di adulti in sovrappeso ed almeno 400 milioni quelli obesi. Mentre entro il 2015 si stima che ben 2,3 miliardi di persone saranno in sovrappeso e 700 milioni saranno obesi. Naturalmente queste categorie, sia i soggetti in sovrappeso sia gli obesi, sono a maggior rischio per alcune delle principali cause di morte prematura, fra cui il diabete mellito di tipo 2, la malattia coronarica, l'ictus, l'infarto ed anche il cancro, (infatti recenti studi hanno dimostrato che essere obesi aumenta il rischio di tumori al seno, all'utero, al colon, ai reni ed all'esofago). Inoltre essere obesi comporta alcuni costi notevoli per i sistemi sanitari di tutto il mondo. Quindi Abiliti potrebbe essere d'aiuto a molte persone obese ed in sovrappeso, che potranno condurre uno stile di vita più sano, riuscendo finalmente a perdere quei maledetti chili di troppo.

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