Alcuni hacker attaccano i server della Sony e rubano i cataloghi di Michael Jackson e di altri artisti.


Nel 2010, dopo la morte del cantante Micheal Jackson, (considerato da tutti il "Re del Pop"), avvenuta il 25 Giugno 2009, la Sony aveva effettuato un accordo con gli eredi del cantante ed era riuscita ad acquisire un intero catalogo per la modica cifra di circa 250 mila dollari, ed anche i diritti sui brani che all'epoca erano ancora inediti. Tuttavia, secondo quanto riportato dal quotidiano The Sun, l'intera discografia di Micheal Jackson sarebbe stata rubata da alcuni hacker, o per meglio dire da dei cracker. L'attacco contro la multinazionale giapponese è stato scoperto alcune settimane dopo quello dell'Aprile 2011, che aveva consentito ai cracker di rubare i dati personali di 77 milioni di videogiocatori del Playstation Network, (vicenda che è costata all'azienda circa 160 milioni di dollari), però è stato confermato dai vertici della Sony solamente lo scorso sabato. In pratica il bottino trafugato da questi pirati informatici è costituito da più di 50 mila file per un valore, appunto, di oltre 250 milioni di dollari. Dunque, come già detto prima, circa un anno fa la Sony aveva firmato un contratto di un valore complessivo di quasi 400 milioni di dollari per assicurarsi i diritti sull'intera discografia di Micheal Jackson per la durata di sette anni. In aggiunta il suddetto accordo con gli eredi di Jackson prevedeva la pubblicazione di ben dieci nuovi album posteriori alla morte che avrebbero contenuto alcuni brani inediti tratti dalle sessioni di registrazione di alcuni degli album più famosi del defunto Re del Pop come ad esempio, Off The Wall, Bad e Thriller che con le sue 110 milioni di copie risulta tutt'oggi il disco più venduto del mondo. Per di più tra le rarità rubate c'erano anche alcuni duetti mai pubblicati che il cantante statunitense incise assieme a l'indimenticato Freddie Mercury ed al cantante Will.i.am dei Black Eyed Peas. Oltretutto quest'attacco è stato scoperto dalla Sony durante il consueto monitoraggio di routine dei vari Social Network, dei siti web dei fan di Micheal Jackson ed anche dei forum degli hacker. Al riguardo una fonte anonima vicina all'azienda ha spiegato: "Tutto ciò che Sony ha acquistato dagli eredi di Micheal Jackson è stato compromesso". E quindi a quanto pare si è trattato di un furto abbastanza sofisticato che ha costretto la società a verificare i propri sistemi di sicurezza per riuscire a trovare il suo punto debole e correre immediatamente ai ripari. Tuttavia il download illegale dei suddetti brani di Micheal Jackson non è stato l'unico obiettivo di questi "cyber-criminali", i quali hanno svaligiato anche i cataloghi di altri artisti gestiti sempre dalla Sony. Infatti dagli archivi della multinazionale sono stati scaricati alcuni brani di Jimi Hendrix, Paul Simon, Avril Lavigne ed anche dei Foo Fighters. Inoltre, come già anticipato, la Sony ha rivelato il furto sabato scorso, ammettendo la falla presente nei propri sistemi di sicurezza, ma rifiutandosi di quantificare i brani rubati ed il danno subìto. In aggiunta, secondo alcune fonti interne, il fattaccio sarebbe stato comunicato alla famiglia di Jackson, ma che non sarebbe stato reso pubblico poiché, contrariamente al recente attacco contro il Playstation Network, questo non ha comportato la violazione dei dati personali degli utenti. Anche se nel frattempo è iniziata la caccia ai ladri informatici e le primissime tracce rilevate hanno portano verso il Regno Unito. Infatti, come ha riportato il The Sun, la SOCA, (acronimo di Serious Organised Crime Agency), ha già mandato in tribunale due uomini accusandoli di vari reati compresi nel Computer Misuse Act, (vale a dire un atto emesso nel 1990 dal Parlamento Inglese contro i crimini informatici). Tuttavia in seguito i due sospettati si sono dichiarati innocenti ed, infine, sono stati rilasciati su cauzione.

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