Il governo Monti ipotizza l'idea di tassare anche gli alcolici ed il "cibo spazzatura".



Varie esenzioni, nuove regole sui ticket, rimodulazione dei tetti per la spesa farmaceutica e ammodernamento delle strutture sanitarie. Questo è quello che ha in programma il nuovo govero Monti. Ed i soldi??? Semplice basta mettere una "tassa di scopo" per far cassa. Infatti al vaglio del Ministero della Salute ci sarebbe una "piccola" stangata sugli alcolici e sui cosiddetti "junk food", vale a dire tutti quei "cibi spazzatura" che, oltre a fare ingrassare, fanno male all'intero organismo. In pratica sarebbero queste alcune delle ipotesi allo studio del ministro Renato Balduzzi che ha inviato alle Regioni per far fronte ai tagli dei finanziamenti del fondo sanitario previsti nella manovra di Luglio. Niente a che vedere con la innovativa IMU, (chiamata precedentemente ICI), ovvero la tassa sulla prima casa. E niente a che fare con i rincari sui carburanti che in questi giorni stanno portando la benzina ad oltre 1,72 euro al litro. Quest'ultimi, infatti, sono beni di prima necessità. Mentre l'alcool ed i junk food non lo sono. Però l'accanirsi anche contro questi "vizi" da parte di uno Stato, che oltretutto sta portando la pressione fiscale verso il 45%, farà sicuramente discutere ed infuriare molti contribuenti. Inoltre la situazione del finanziamento del Sistema Sanitario ammonta a quasi 107 miliardi di euro per il 2011, 109 miliardi per il 2012, altri 109 miliardi per il 2013 ed, infine, 111 miliardi per il 2014. Al riguardo il Ministero ha spiegato: "Sulla base del fabbisogno bisogna assumere decisioni condivise per attuare la manovra di Luglio sulla sanità prevista in 2,5 miliardi per il prossimo 2013 e 5 miliardi per il 2014". E proprio per poter finanziare il programma straordinario sull'edilizia sanitaria, Renato Balduzzi starebbe vagliando l'ipotesi di una tassa di scopo, come già detto in precedenza, sugli alcolici o sul "cibo spazzatura". Per il momento questa proposta è stata solamente abbozzata, anche perché non è del tutto chiaro cosa il Ministero intenda con "cibo spazzatura" e chi dovrà pagare la suddetta tassa. Oltretutto alla base dell'ipotesi si trova lo stesso identico principio per cui inizialmente il governo Monti aveva valutato la possibilità di tassare le sigarette. Inoltre, allo scopo di diminuire la spesa del Sistema Sanitario, il Ministero sta valutando anche l'ipotisi della chiusura oppure la riconversione obbligatoria dei piccoli ospedali entro il 31 Ottobre 2013. Anche in questo caso però non viene spiegata la descrizione di "piccolo ospedale" che di solito viene usata per indicare le strutture che hanno meno di 120 letti. E come si può leggere su "La Repubblica": "Di questa ipotesi Renato Balduzzi ha parlato negli scorsi giorni con le Regioni senza riscuotere grande successo, tanto che ieri qualcuno si è sorpreso di ritrovarla nel testo diffuso dal Ministero". Ma non solo. Infatti è già stata portata all'attenzione delle Regioni un'ipotesi elaborata dall'Agenzia italiana del farmaco per abbassare dall'attuale 13,3% ad un 12,1% il tetto per la farmaceutica territoriale, (con onere dello sfondamento a carico della filiera), ed innalzare dall'attuale 2,4% ad un 3,6% il tetto per la farmaceutica ospedaliera, (onere di sfondamento a carico della filiera per il 35% e delle regioni per il 65%). Inoltre, appena insediato, Renato Balduzzi aveva fatto sapere di essere contrario a far pagare a tutti il ticket da 10 euro. Ed, infatti, un altro punto d'intervento allo studio del Ministero è la reimpostazione della compartecipazione alla spesa ed all'esenzione per reddito in modo da garantire un introito aggiuntivo di 2 miliardi di euro. E dunque nelle intenzioni di Renato Balduzzi ci sarebbero alcuni interventi volti ad "introdurre elementi di maggiore equità sociale graduando la partecipazione e le esenzioni in funzione del reddito equivalente del nucleo familiare". In pratica indipendentemente dall'età i pazienti potrebbero essere assoggettati a forme differenziate di partecipazione alla spesa che tengano conto sia del reddito equivalente che della eventuale presenza di patologie o invalidità. Ed ogni intervento al vaglio del Ministero dovrebbe assorbire le forme di partecipazione alla spesa già vigenti in campo nazionale, le economie connesse alla misura specifica della quota di 10 euro per ricetta per le prestazioni specialistiche ed anche comprendere nuove forme di partecipazione alla spesa da determinarsi a livello nazionale per un importo pari a 2 miliardi di euro a partire dal 2014.

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