LinkedIn, il Social Network dei "professionisti", apre una sede anche in Italia.


Successivamente a Parigi, Stoccolma, Londra, Dublino, Amsterdam e Monaco, LinkedIn, il Social Network dei lavoratori "professionisti", che conta circa 135 milioni di iscritti in tutto il mondo, ha recentemente deciso di aperire una sua nuova sede anche in Italia e nello specifico a MilanoOltretutto il Social Network LinkedIn, vicino di casa di Google, è nato nel 2003 a Palo Alto da un'idea di Reid Hoffman e lo scorso Maggio ha debuttato in Borsa a 45 dollari per azioni e dopo essere schizzato a quota 100 ha ripiegato poi poco sotto i 60 dollari per azione. Inoltre riguardo l'apertura della nuova sede Ariel Eckstein, amministratore delegato per l'Europa, l'Africa ed il Medio Oriente del suddetto Social Network, durante un intervista dell'ANSA, (Agenzia Nazionale Stampa Associata, ovvero la principale agenzia di stampa italiana), ha spiegato: "Il 52% dei lavoratori italiani è pronto a ricollocarsi in Europa e negli Stati Uniti per continuare a seguire la propria carriera". Ed ha proseguito affermando: "Con l'attuale crisi economica la competizione nel lavoro è diventata più intensa e mai come ora è importante per i professionisti, anche in Italia, avere un punto di riferimento come LinkedIn. Gli italiani sono 'Social Networkers' avidi, infatti, abbiamo già superato i due milioni e mezzo di iscritti. I più numerosi sono a Milano, Roma e Bologna. In pratica un terzo dei professionisti italiani crede che i Social Media siano importanti per far progredire la loro carriera". Inoltre il manager, in visita a Milano, ha poi presentato una ricerca elaborata da Ipsos per conto di LinkedIn dalla quale è emerso che circa il 52% dei professionisti italiani è disposto ad andar via per migliorare la propria carriera, e solo il 10% non lascerebbe per nessun motivo il proprio Paese; mentre il 62% rimarrebbe in Europa ed il 24% cercherebbe fortuna negli Stati Uniti. In tal proposito Ariel Eckstein ha dichiarato: "È chiaro che il panorama lavorativo diventa sempre più internazionale, anche se i professionisti intervistati per la ricerca non segnalano per il prossimo 2012 nessuna riduzione della forza lavoro nelle proprie aziende". E come ha proseguito Ariel Eckstein: "Gli italiani usano LinkedIn come gli iscritti di tutto il mondo. Per costruire il proprio profilo professionale, per trovare ed essere trovati da altri professionisti e per acquisire conoscenze e informazioni. Abbiamo una divisione abbastanza equa tra uomini e donne. Ed aziende come Telecom, Ferrari, IBM, ma anche l'Università Bocconi, usano LinkedIn per coinvolgere il pubblico professionale. I settori italiani più rappresentati sul Social Network sono l'information technology, le telecomunicazioni, il marketing e la pubblicità". Infatti il modello di business di LinkedIn è misto: ci sono servizi gratuiti che si affiancano ad altri a pagamento, destinati soprattutto alle aziende ed ai "cacciatori di teste". Ed, infine, Ariel Eckstein ha concluso dicendo: "Stiamo crescendo al ritmo di due nuovi membri al secondo e tra i nostri clienti ci sono tante aziende in Europa".

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