Il Network pirata ITALIANSHARE sotto sequestro; arrestato il 49enne che lo gestiva.


In questi giorni i finanzieri della Compagnia della Guardia di Finanza di Agropoli, coordinati dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Vallo della Lucania, Dott. Renato Martuscelli, hanno eseguito una perquisizione nei confronti di un 49enne, originario di Napoli e residente ad Agropoli, (SA), che era conosciuto sulla rete con il nickname di "Tex Willer", mettendo sotto sequestro 5 siti web, tutti appartenenti allo stesso network illegale cioè "ITALIANSHARE", un vero e proprio "supermarket" della pirateria tra i più diffusi in Italia con oltre 136 mila utenti iscritti e 31.360 opere coperte da copyright illecitamente in condivisione. Il network era composto dai seguenti siti web:  www.ITALIANSHARE.net; MUSICSHARE.ITALIANNETWORK.net; FILMSHARE.ITALIANNETWORK.net; UWP.ITALIANNETWORK.net; www.ITALIANSEXY.net. Questi siti offrivano ai propri utenti la possibilità di usufruire di links dai quali poter effettuare il download, (ovvero lo scaricamento dei file sul proprio computer), di un numero molto vasto di prodotti cinematografici, libri e riviste, serie TV, cartoni animati, videogiochi, software, musica ed anche del porno. I siti appartenenti al network "ITALIANSHARE" si presentavano come forum finalizzati alla raccolta, indicizzazione e diffusione di materiale tutelato, mediante diverse modalità che andavano dal download classico alla fruizione in streaming di palinsesti e/o contenuti cinematografici e musicali, fino alla condivisione di collegamenti utili alle note piattaforme di p2p, (peer-to-peer cioè una rete paritaria), come "BitTorrent", (file .torrent), ed "eMule", (link ED2K, metodo per identificare in modo univoco i file condivisi della rete peer-to-peer eDonkey). Oltretutto, come riportato anche nel messaggio di benvenuto, ITALIANSHARE risultava essere una piattaforma P2P multiprotocollo, la prima sottoposta a sequestro in Italia. Le indagini eseguite dalle Fiamme Gialle, (ovvero i finanzieri), hanno permesso di stimare la disponibilità di oltre 30.000 prodotti appartenenti a cataloghi di repertorio tutelato, che erano stati resi disponibili ad un numero indeterminato di utenti, ed, inoltre, è stato possibile di individuare le fonti di approvvigionamento che ha confermato il fine di lucro compreso alle attività illecite collegate: 1. Alla raccolta pubblicitaria, mediante pubblicazione di banner sulle pagine che componevano i siti del network; la raccolta veniva gestita per conto del network da numerose società italiane ed estere, alle quali "Tex Willer" fatturava mensilmente le provvigioni incassate; 2. Alla richiesta di donazioni agli utenti iscritti, incassate attraverso carte PostePay e conti accesi sul circuito estero PayPal, intestati ad ignari "presta-nome"; 3. Al download/streaming dalle piattaforme di cyberlocking. Inoltre ai siti di ITALIANSHARE accedevano centinaia di migliaia di utenti interessati a condividere e scaricare illecitamente enormi quantità di file multimediali, tra opere musicali in formato MP3 della discografia italiana ed internazionale, film attualmente in visione nelle sale cinematografiche e costosi programmi informatici. L'analisi del contenuto dei siti eseguita il giorno prima del sequestro ha permesso di constatare che tra le opere illecitamente messe in condivisione c'erano addirittura videogiochi non ancora posti in commercio e le tracce di un CD inedito di una famosa cantante italiana, artista di livello internazionale, pubblicato solo in questi giorni. Inoltre i dati statistici on line hanno evidenziato un gran numero di accessi riguardanti l'ultimo anno: in media circa 550.000 accessi ogni mese, da parte di utenti quasi esclusivamente italiani, (vale a dire circa il 97 %). Il servizio, svolto con l'ausilio tecnico della F.P.M., (Federazione contro la Pirateria Musicale), dell'A.E.S.V.I., (Associazione Editori Software Videoludici Italiani) e della F.A.P.A.V., (Federazione antipirateria audiovisiva), di Milano, oltre alla chiusura di questi siti web pirata, ha portato complessivamente alla denuncia di tre responsabili ed al sequestro del materiale informatico utilizzato per la loro gestione. Oltretutto le indagini hanno permesso di identificare e di arrestare la mente e gestore del network, superando i numerosi ostacoli apposti per impedire alle Forze di Polizia la sua individuazione. Infatti in questo caso non si è trattato di un adolescente esperto di informatica con la passione per la pirateria, ma, come detto inizialmente, di un adulto 49enne dotato di spiccate conoscenze tecniche e di una significativa organizzazione finanziaria, che ha utilizzato l'identità fasulla di una cittadina extra-comunitaria per ottenere da una società di "hosting", (servizio che permette nell'allocare su un server web le pagine di un sito web, rendendolo così accessibile dalla rete Internet), e "housing", (la concessione in locazione ad un utente di uno spazio fisico, generalmente all'interno di appositi armadi detti rack, dove inserire il server, di proprietà del cliente), di Las Vegas,(USA), gli spazi sui server su cui archiviare i database dei siti web appartenenti al network. Inoltre la mente di ITALIANSHARE si era garantita l'anonimato nascondendosi, come già detto, dietro il nickname di "Tex Willer", che è stato superato grazie al tracciamento delle movimentazioni finanziarie derivanti dall'incasso delle provvigioni connesse alla pubblicazione dei banner sui siti del network, nonché delle donazioni effettuate dagli utenti per consentire agli amministratori del network il proprio sviluppo. Tuttavia le indagini ancora in corso adesso si stanno rivolgendo alla quantificazione dei proventi illeciti derivanti dalla gestione di ITALIANSHARE ovviamente sottratti a tassazione nonché all'identificazione di tutti i soggetti che hanno partecipato alla gestione del network illegale, che possono subire severe sanzioni di carattere penale. In aggiunta le perizie tecniche sul materiale in sequestro forniranno precisi elementi in relazione alle responsabilità di coloro che hanno messo illecitamente in condivisione sul web le decine di migliaia di opere tutelate dal diritto d'autore. L'operazione si inquadra quindi nel più ampio contesto di prevenzione e repressione del fenomeno della diffusione illegale di materiale coperto da copyright illecito che costituisce una gravissima turbativa del mercato legale e genera mancati introiti di milioni di euro ogni anno per gli aventi diritto e per l'Erario.

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