"ASIMO" e "da Vinci": Il robot simile all'essere umano ed il robot chirurgo.


Nel 2000 la Honda annunciò la creazione, nell'Honda's Research & Development Wako Fundamental Technical Research Center in Giappone, di ASIMO, (acronimo di Advanced Step in Innovative MObility), un robot umanoide in grado di camminare, correre, ballare, salire e scendere le scale, (anche se con qualche impaccio), giocare a calcio, a baseball ed a bowling. ASIMO fu così battezzato, come ha affermato la Hondaperché il suo nome in giapponese pronunciato ashimo significa: "(Ha) anche le gambe", e non, come in molti credono, per omaggiare il grande romanziere di fantascienza Isaac Asimov. Il robot inizialmente era alto 1,20 metri, mentre dal 2006 la sua altezza è stata aumentata ad 1,30 metri. Inoltre il robot della Honda sta continuando a crescere. Infatti gli scienziati giapponesi lo hanno sottoposto ad una revisione completa. Ora è in grado di correre più veloce, saltellare su una gamba sola, stare in equilibrio e persino "ragionare". ASIMO è stato migliorato ulteriormente per essere sempre di più simile ad un uomo e presto verrà impiegato nelle zone colpite da catastrofi. Le nuove prodezze del robot sono state presentate ieri dagli scienziati degli Honda Labs. ASIMO adesso è più snello, infatti, ha perso sei chili rispetto alla versione del 2005, e riesce a camminare fino ad una velocità massima di 9 km all'ora, (anche all'indietro e su superfici disuguali). Oltretutto ASIMO distingue le voci di almeno tre persone che parlano all'unisono grazie all'analisi del suono ed al riconoscimento facciale. E con le sue dita controllabili singolarmente può farsi capire con il linguaggio dei segni o anche aprire una bottiglia e versarne il contenuto in un bicchiere di carta. E come se non bastasse, il robot è in grado di prendere decisioni autonome in relazione all'ambiente circostante. Insomma è il primo esempio di controllo autonomo del comportamento. Al riguardo il presidente della Honda, Takanobu Ito, ha spiegato:"ASIMO utilizza un'intelligenza artificiale con la quale è in grado di muoversi in sicurezza e da solo, senza che nessuno gli dia il comando a distanza". Tuttavia ASIMO non è più quel sofisticato "giocattolone" tecnologico presentato nel 2000. E ben presto potrebbe scendere in campo contro le fughe radioattive del reattore di Fukushima. Dunque in missione al servizio della popolazione. Ed, infatti, per esempio, grazie ad un braccio robotico basato sulla sua stessa tecnologia, può aprire e chiudere le valvole della disastrata centrale atomica. Ed, inoltre, il presidente Takanobu Ito ha ammesso di aver pensato di mandare il robot nel reattore nucleare subito dopo l'incidente, sottolineando però che non può ancora muoversi tra le macerie proprio perché i suoi circuiti potrebbero essere danneggiati dalle radiazioni. Ed, infine, il capo della società giapponese ha riconosciuto che la strada da fare per far in modo che ASIMO arrivi pure sul mercato è ancora abbastanza lunga. E questo probabilmente sarà il prossimo passo... Oltre ad ASIMO esiste un robot chirurgico chiamato "da Vinci", che venne messo a punto nella Silicon Valley dall'Intuitive Surgical, e che nel 2000 ha ottenuto l'autorizzazione dell'americana Food and Drug Administration, (FDA), per l'utilizzo in chirurgia laparoscopica. E di recente grazie al robot "da Vinci" è stata ricostruita, e non sostituita, all'interno del cuore una valvola mitrale. Il tutto senza aprire il torace, come normalmente si deve fare per poter intervenire chirurgicamente sul cuore. Si è aperta così l'era dei robot nella chirurgia. A beneficiarne è stato un paziente di 77 anni che, grazie al robot, andrà a casa tra 3-4 giorni. Sono state 4 ore d'intervento eseguito da Francesco Musumeci e da Nirav Patel, direttore del dipartimento di cardiochirurgia robotica del Lenox Hill Hospital di New York, che è in pratica il vero inventore della consolle chirurgica. Durante l'intervento, con un'incisione di soli 3 centimetri in sede sottomammaria destra, sono stati inseriti nel corpo del paziente gli strumenti operatori con un diametro variabile tra 5 ed i 12 millimetri, che sono stati montati su 3 bracci del robot, e sul quarto braccio era collocata una micro-camera che ha permesso a Musumeci e Patel di controllarlo meglio attraverso la consolle, situata fuori dalla sala operatoria... Questi due esempi dimostrano come i robot in un futuro non troppo lontano potrebbero sostituire l'uomo quasi completamente, se non del tutto.
Il robot "da Vinci" all'opera durante una esercitazione...

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