Dopo l'UARS, un altro satellite sta per cadere sulla Terra, questa volta si tratta del ROSAT.


Rieccoci dopo lo scampato pericolo della caduta del satellite UARS, (della quale avevo parlato in questo precedente post), avvenuta lo scorso 23 Settembre, che aveva messo in allarme l'Italia ed il resto del mondo, adesso c'è un nuovo "allarme", infatti, un altro satellite sta per cadere sulla Terra, la caduta è prevista tra il prossimo Sabato 22 ed il prossimo Lunedì 24 Ottobre. Questa volta si tratta di ROSAT, (abbreviazione di Röntgensatellit), un satellite artificiale tedesco per lo studio dei raggi X. Il satellite prese il nome in onore di Wilhelm Röntgen lo scopritore dei raggi X. Fu lanciato l'1 Giugno 1990 con un razzo Delta II da Cape Canaveral e rimase operativo fino al 12 Febbraio 1999. La sua missione era quella di scandagliare l'universo, grazie ai suoi sensori nelle bande spettrali dei raggi X e dell'ultravioletto estremo per un periodo stimato di 18 mesi; ma in realtà la sua operativita durò ben otto anni. Nei seguenti 12 anni l'orbita del satellite è variata dagli iniziali 580 chilometri 270 chilometri per effetto della resistenza atmosferica. Il ROSAT ha un peso di 2.426 chilogrammi ed è rivestito da materiale refrattario in vetro e ceramica. Ciò potrebbe rallentare la combustione del satellite nell'attraversamento dell'atmosfera terrestre così anche se inizialmente si era pensato che nessuna sua parte avrebbe potuto sopravvivere al rientro, ora sembra più probabile che alcuni pezzi, pesanti anche fino a 400 kg, possano raggiungere il suolo terreste. Inoltre il satellite ha avuto un'avaria il 25 Aprile 1998, quando il puntatore stellare iniziò a surriscaldarsi. Però ciò fu subito risolto, ma causò un'operatività del satellite dimezzata. Cinque mesi più tardi, ovvero il 20 Settembre, uno dei volani iniziò a roteare più velocemente del previsto, causando un'avaria generale al sistema di controllo del satellite. Quest'ultimo incidente fu inizialmente attribuito come conseguenza di quello di Aprile, ma in seguito, precisamente nel 2008, un'ulteriore analisi scoprì che l'avaria fu causata da un cyber attacco al Goddard Space Flight Center da parte di un'agenzia di spionaggio russa. Comunque, secondo quanto riferito dalla Protezione Civile che ha analizzato i dati disponibili sulla traiettoria, ci sarebbe solo l'1% di probabilità che alcuni frammenti della struttura grande come una vettura cadano sull'Italia. Questo dato è emerso nel corso del comitato operativo della Protezione Civile convocato d'intesa con l'Agenzia Spaziale Italiana, (nota anche con la sigla ASI). Inoltre i dati al momento disponibili sulle traiettorie di rientro consentono di escludere il Friuli, il Veneto, la Sicilia e le Province di Trento e Bolzano. Inoltre la Protezione Civile ha spiegato, come già detto prima, che, a causa dei materiali resistenti al calore usati per la sua costruzione, il ROSAT non si distruggerà completamente nell'impatto con l'atmosfera; infatti si prevede che circa il 70%, (diviso in una trentina di frammenti), raggiungerà il suolo terrestre. Infine sempre la Protezione Civile ha ribadito: "Al momento non è possibile stabilire la traiettoria di rientro, ma c'è un 1% di possibilità di impatto di frammenti del satellite sul territorio italiano. L'Agenzia Spaziale Tedesca informerà costantemente il Mic, (il Centro di Monitoraggio e Informazione), attivo 24 ore su 24 che a sua volta fornirà ai Paesi europei delle comunicazioni e degli aggiornamenti ufficiali e tempestivi. Un comitato di monitoraggio di cui fanno parte esperti del Dipartimento, dell'ASI, delle forze armate, dei vigili del fuoco, di ISPRA, ENAV ed ENAC, sarà comunque in costante allerta". Comunque prima di andar nel panico aspettiamo le ulteriori informazioni che dovrebbero essere fornite nei prossimi giorni.

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