Il "caffè verde" non aiuta a dimagrire... è solo una bufala!



Una tazza di caffè verde, (cioè quello non ancora tostato), al mattino per perdere peso in modo più rapido, grazie alle sue "presunte" qualità brucia-calorie in grado di sciogliere i depositi di grasso e "spegnere" la fame. È questa una soluzione perfetta che si è rapidamente trasformata in una nuova moda che si sta diffondendo soprattuto sul web, nel quale i tanti utenti impegnati con la dieta si scambiano consigli su dove trovare la "magica bevanda" e soprattutto come prepararla, il che rimane un mistero ancora irrisolto. Peccato però che si tratti di una delle solite bufale, la quale è nata da un piccolo studio che, secondo gli esperti, è alquanto discutibile e che è circolato su Internet in una veste più prestigiosa di quella reale. Infatti in molti siti web la ricerca viene riportata come pubblicata sull'American Journal of Clinical Nutrition, un'importante rivista scientifica che garantisce anche la validità dello studio. Sul sito della rivista in questione però della ricerca non c'è traccia. Mentre il lavoro è stato pubblicato sulla meno prestigiosa Gastroenterology Research and Practice e risulta essere un'analisi di tre studi, uno dei quali addirittura non pubblicato. Inoltre una ricercatrice dell'INRAN, ovvero l'Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione che studia le proprietà del caffè, ha affermato: "Si tratta di una ricerca perlomeno discutibile che non offre alcuna base scientifica per affermare che il caffè verde faccia dimagrire". Questa nuova "moda" insomma sembrerebbe essere basata su una "regia" che punta a promuovere un prodotto, sfruttando l'equivoco sull'affidabilità scientifica. Eppure nei negozi specializzati per la vendita del caffè si moltiplicano le richieste per questo prodotto "crudo" non torrefatto venduto in chicchi assai difficili da macinare o da usare. La ricercatrice dell'INRAN, infine, ha aggiunto: "È preoccupante che si crei una moda dalla diffusione di un'informazione sbagliata. I consumatori devono sapere che non esistono alimenti o derivati di alimenti che aiutano a dimagrire rapidamente, se non una corretta dieta ed un corretto stile di vita: mangiare poco bene variato e fare attività fisica. Sì è anche vero però che i ricercatori negli ultimi anni stanno studiando molto il rapporto tra caffè e peso. Però si sta lavorando su alcuni composti perché potrebbero avere effetti sul metabolismo dei carboidrati. E da qui a dire che facilita addirittura la perdita di peso è un'esagerazione". In aggiunta l'invito a valutare senza troppa enfasi gli annunci scientifici o presunti tali è arrivata anche da Amleto D'Amicis, un nutrizionista esperto di caffè, il quale ha spiegato: "Anche se pubblicato in una rivista importante, un solo studio non fa scienza. Bisogna prima trovare conferme e riconferme perché i risultati siano considerati affidabili"; sottolineando, inoltre, le caratteristiche benefiche chiaramente riconosciute del caffè tostato. Ed, infine, ha concluso dicendo: "Il caffè contiene polifenoli che possono modificarsi nelle tostatura, ma non scomparire. Il processo di tostatura in sè, inoltre, comporta una reazione tra i pochi aminoacidi e i pochi zuccheri presenti: la cosiddetta reazione di Maillard, (l'imbrunimento dovuto all'interazione in cottura dei due elementi, che avviene anche nella crosta del pane). I prodotti del processo, ovvero le melanoidine, hanno un potere antiossidante elevatissimo, non entrano in circolo nel sangue, ma svolgono la loro azione antiossidante, quindi prendere un caffè insieme oppure appena dopo un piatto di fritto neutralizza gran parte dei radicali liberi presenti nella pietanza".

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